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Cronaca

Terremoto: oggi 20 luglio due mesi tra scosse e dolore

Niente scosse dal pomeriggio di ieri, Anastacia manda a monte il concerto per nulla. E oggi il 'terremostro' compie due mesi, c'e' chi lo ricorda in rima, tra paure e speranze

20 maggio - 20 luglio: oggi sono passati esattamente due mesi dalla prima forte scossa di terremoto che ha tremare terra e cuori in Emila. Versato sangue di vittime innocenti, paralizzato parte dell'economia locale spingendo in ginocchio decine e decine di aziende, attività commerciali. Cancellato con un colpo di spugna i monumenti simbolo di diverse comunità, depositari di memoria e identità collettiva.
Due mesi che vite degli ancora quasi 10 mila terremotati non sono più le stesse: un quotidiano sconvolto, senza più il proprio tetto sulla testa, le proprie cose, le vecchie certezze. Senza più il  sonno  sereno lungo un'intera notte.
Due mesi sono passati, pesanti e veloci allo stesso tempo, senza che lo sciame sismico trovi requie definitiva. Oltre 1300 volte la terra è sobbalzata sotto i nostri piedi. Alcune volte un 'ballo' impercettibile, altre volte un pugno nello stomaco. Nell'ultimo mese le repliche registrate hanno mediamente perso intensità e frequenza. Dalle dieci e oltre scosse registrate mediamente nel mese di giugno, in luglio ci è stata concessa maggior tregua da questa Natura volubile, imprevedibile. Nessuna previsione esatta, hanno più volte sottolineato i sismologi, puo' essere fatta su numero, date e intensità delle scosse future. Spesso qualcuno ha provato a vaticinare in merito: bufale infondate che hanno sortito l'odioso effetto di seminare panico in chi già vive nella paura da tanto, troppo tempo ormai.

BOLLETTINO SCOSSE ULTIME 36 ORE. Paura che - a quanto pare - continua ancora a prendere qualcuno.Se chi risiede vicino gli epicentri del sisma ormai è abituato alle scosse di aggiornamento, chi viene da fuori si lascia sopraffare. E' il caso di Anastacia, la cantante avrebbe ieri dovuto esibirsi in concerto - proprio a favore della raccolta fondi per i terremotati - al Parco Nord di Bologna. All'ultimo minuto invece ha fatto retrofront: 'Show rimandato a causa delle nuove scosse ancora avvertite sul territorio'. In realtà scosse di normale routine. E la star tanto attesa alla fine ha fatto retromarcia per niente: dal pomeriggio di ieri - 19 luglio - fino alla prima mattinata odierna, lo sciame sismico ha concesso una tregua totale: alle ore 16.53 è stata registrata l'ultima scosse (magnitudo 2.4 - epicentro nel modenese) e nell'arco dell'intera giornata - secondo i dati Ingv - solo due sono state le repliche (l'altra avvertita alle ore 4.18- con epicentro sempre nel modenese, di magnitudo 2.3).

SISMA  BIMBA TERREMOTATA LO RACCONTA IN MUSICA.  E a due mesi dall'inizio del 'terermostro', come è stato da molti ribattezzato lo straordinario evento, Jenny.lì, bimba emiliana terremotata di soli 8 anni,in un simil-rap orecchiabile ha racchiuso la sua esperienza, di paure, interrogativi e speranze, facendosi portavoce di tanti suoi conterranei (VIDEOCLIP).

GRAFFIATA ANCHE BOLOGNA.  Se il capoluogo felsineo è rimasto fortunatamente ai margini dell'inferno scatenato dal sisma anche la città dotta e la sua provincia hanno ricevuto graffi, che ancora bruciano sulla pelle. Crevalcore in cima: con il suo centro storico off-limits, i suoi casali crollati, le sue bellezze deturpate, le sue attività commerciali congelate. Poi diversi i danni anche nei paesi di Galliera, Castello d'Argile, San Giovanni e Pieve di Cento: dai crolli dei simboli religiosi, storici, alle case della gente sfollate perchè rese inagibili, ai capannoni e le sedi aziendali mutiliate.
Anche lo stesso capoluogo felsineo ha subito i suoi 'torti'. Offeso per la decapitazione della storica ciminiera del Molino Parisio, vanto di zona Murri, abbattuta perchè ormai sfinita dopo le scosse più potenti. Piccoli crolli al palazzo del Comune, crepe e timori per qualche chiesa (timori anche per la splendida chiesa di San Francesco, chiusa in via preventiva). Paura e chiusura al pubblico per qualche tempo  anche per il cimitero monumentale della Certosa. Evacuato anche in città qualche stabile: sfollate alcune famiglie in via Saragozza, Marconi, Indipendenza, via Barberi.
Ma orgoglio dei felsinei, le due Torri - passate sotto monitoraggio costante dell'Ingv - paiono aver 'tenuto botta' - come dicono soddisfatti alcuni cittadini - sono ancora lì, in salute, dopo secoli. Neppure il sisma le ha piegate.  

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