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Cronaca

Terremoto oggi 27 luglio: ultime scosse e news

Nuova debole scossa dopo oltre 48 ore. E si riunisce il consiglio Provinciale in seduta straordinaria: dopo 2 mesi, punto sulla situazione post sisma, dai danni, comune per comune, agli interventi effettuati e step futuri

27 luglio: oltre due mesi dall'inizio del terremoto in Emilia, oltre 1300 scosse registrate, Il lunghissimo sciame sismico - come in zona non capitava dal 1540 - 'barcolla', ma non 'molla' completamente la presa. Se la notte appena trascorsa e la prima mattinata odierna sono passate indenni, nuova debole repliche registrata ieri dall'istituto di geofisica e vulcanologia (ingv) - alle ore 12.47, magnitudo 2.4, con epicentro nel modenese, tra Cavezzo e San Prospero. La terra è tornata al suo fiacco tremolio dopo oltre 48 ore di stasi: risale infatti alle 7.01 di martedì 24 luglio l'ultima, precedente, scossa (magnitudine 2.5, epicentro in provincia di Ferrara).

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RIPERCUSSIONI SISMA SU ECONOMIA LOCALE. E mentre lo sciame sismico perde quota continua invece intensamente il programma per la ricostruzione. E si prosegue con la conta dei danni. Ieri aperto tavolo di discussione sulle ripercussioni del sisma sull'economia del territorio, durante un Consiglio provinciale straordinario a Pieve di Cento. 
Le ripercussioni del terremoto sull'economia del territorio è il tema affrontato oggi, nella seduta straordinaria ancora in corso a Pieve di Cento, dal Consiglio provinciale insieme ai sindaci dei Comuni colpiti dal sisma, a sindacati e associazioni imprenditoriali. Ecco il punto sulla situazione attuale, (riportato fedelmente attraverso il documento stilato in sede di discussione):
"Ad oggi sono poco più di 2000 le persone che hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni ma, grazie anche agli strumenti messi a disposizione dal sistema di Protezione Civile, sono sensibilmente diminuiti quelli che vengono assistiti in strutture provvisorie.
Attualmente sono assistite presso strutture pubbliche e ricettive 389 persone, 132 nella unica tendopoli ancora aperta a Crevalcore, presso il campo sportivo di via Caduti di via Fani.  Si ipotizza la chiusura del campo di Crevalcore a fine agosto.
Stabile la sistemazione in strutture ricettive (alberghi e agriturismi) con 199 persone che hanno usufruito della convenzione regionale, 58 in appartamenti e residenze pubbliche mentre le restanti 1710 persone hanno trovato sistemazioni autonome.
Il contributo per l'autonoma sistemazione si sta rilevando un efficace strumento per superare la fase dell'assistenza diretta alle popolazioni colpite; ad oggi sono 1086 le domande presentate per l’assegnazione del contributo e sono tutt’ora in corso le ultime istruttorie comunali di verifica dei requisiti per l’accesso.
Nei singoli comuni:
A Crevalcore, ancora la situazione più difficile con 786 unità abitative a vario titolo inagibili su 1358 visitate, proseguono a pieno ritmo le verifiche degli immobili; dall’inizio di giugno si sono alternate 171 squadre regionali di verificatori di agibilità.   
A Pieve di Cento: altro centro colpito significativamente, anche nel suo patrimonio storico artistico, attualmente sono 305 le persone con ordinanza di sgombero di cui 38 alloggiate in albergo.
A San Giovanni in Persiceto sono 298 le persone fuori abitazioni, mentre a Galliera sono 212 le persone sfollate, 20 delle quali sistemate presso alberghi.
San Pietro in Casale e Malalbergo registrano 55 e 53 persone fuori casa in autonoma sistemazione, mentre a Castello d’Argile sono 29 le persone in autonoma sistemazione. Ad Argelato sono 23 le persone fuori casa di cui 10 in strutture comunali, a  Medicina sono 17 le persone fuori casa tutte alloggiate in albergo e a Sala Bolognese 19 in autonoma sistemazione. Numeri inferiori alla decina di persone nei comuni di  Baricella, Minerbio, Castel Maggiore e Calderara di Reno tutte in autonoma sistemazione.
Sono sei i comuni che hanno il municipio inagibile ed hanno dovuto trovare sedi alternative: Crevalcore, Pieve di Cento, Galliera, Castello d'Argile, Baricella e Minerbio.
Prosegue l'incessante e quotidiano invio, coordinato dal Servizio Sismico Regionale di squadre di verificatori delle agibilità, che stanno completando gli interventi in particolare nei comuni di Crevalcore e San Giovanni in Persiceto.
Dal mese di giugno hanno operato 412 squadre che hanno visionato 3.143 unità abitative in provincia di Bologna. Le verifiche si dovrebbero completare entro la fine del mese di luglio.  
Al 23 luglio su 3.143 verifiche effettuate, 1399 sono risultate agibili pari al 44,51%, 1746, pari al  55,5%, inagibili a vario titolo. Tra queste 551, pari al 17,5%, sono state dichiarate temporaneamente inagibili, ma agibili con pronti interventi non particolarmente onerosi.

Situazione scuole, edifici istituzionali,  strade:
Complessivamente il quadro post sisma degli edifici scolastici della Provincia di Bologna, riferito alle inagibilità, può essere così sintetizzato:
- 2 edifici inagibili (IPA Malpighi di Crevalcore e Fioravanti di piazza Massarenti a Molinella)
-  4 edifici parzialmente inagibili: nel dettaglio si tratta di 4 aule inagibili al Copernico, 3 aule nella succursale del liceo Minghetti di vicolo Stradellaccio, 1 blocco bagni al Liceo Sabin, biblioteca e scalone del Liceo Galvani di Bologna.
-  4 edifici non lesionati ma parzialmente interdetti a causa della tipologia costruttiva: nucelio b1 e b2 IIS Belluzzi–Fioravanti di Bologna,  corpo centrale storico dell' IIS Keynes a Castelmaggiore; lotto 1 e 2 dell'IIS Mattei di San Lazzaro; corpo centrale dell'IIS Crescenzi Pacinotti;
-  4 strutture sportive che necessitano di studio ed approfondimento a causa della tipologia costruttiva: palestra ITIS Giordano Bruno, palestra Istituto magistrale Montessori di Porretta terme, palestra Istituto Alberghiero Scappi succursale di Casalecchio di Reno.
-il Cip di San Giovanni hanno avuto problemi e sono stati chiusi per qualche tempo

Viabilità:
- è stata chiusa la sp13 Coronella-Ponte Panfilia, ma ora è aperta, dopo i lavori di sistemazione

Agricoltura: e agrindustria
200 segnalazioni di danni, che riguardano le imprese di 14 comuni, concentrate  in particolare nei territori di Crevalcore, Galliera, San Giovanni. Le segnalazione di danni riguardano principalmente l'abitazione dell'agricoltore e gli edifici adibiti a magazzini. L'importo stimato dei danni è di 24 milioni di euro; rilevantissimo è il danno subito da un caseificio fortemente danneggiato nelle attrezzature e nelle scorte.

Commercio
un centinaio di esercizi commerciali che, per inagibilità o inaccessibilità della loro sede, sono costretti a delocalizzare; i maggiori danni si concentrano nei comuni di Crevalcore, Pieve di Cento, San Giovanni in particolare a Decima.  

Attività produttive:
esistono attività produttive danneggiate dal sisma ed imprese che, pur non danneggiate, sono chiuse poiché le loro strutture non sono conformi alle disposizioni post sisma relative alle strutture di tipologia "capannoni industriali". Una trentina le imprese ad oggi non riaperte.
Sono 194 le aziende,  per complessivi  3.823 lavoratori, che hanno attivato ammortizzatori con la causale sisma. In molti casi gli ammortizzatori sono stati utilizzati solo nei giorni immediatamente vicini alla scossa del 29 maggio, per consentire di verificare la accessibilità dei capannoni.
Nel territorio bolognese stiamo assistendo a diversi episodi positivi di delocalizzazione da zone maggiormente colpite dal sisma, sia verso Interporto sia verso Crevalcore (è in fase di allestimento lo stabilimento della Gambro, multinazionale del biomedicale, che da Mirandola delocalizza temporaneamente trasferendo 240 lavoratori) e San Giovanni in Persiceto.

Durante il consiglio provinciale straordinario tracciate anche le principali linee di interventi di Provincia e Regione:
    Il ruolo della Regione e del Commissario Errani: tutti noi – Istituzioni, imprese, lavoratori, cittadini - siamo consapevoli ed abbiamo toccato con mano la capacità di reazione di questo territorio al terremoto; fondamentale è stato e sarà il ruolo svolto dalla Regione e dal Presidente Errani che ha saputo garantire in questi due lunghi mesi equilibrio, presidio, vicinanza al territorio.
    gestione emergenza: Nella prima fase di emergenza, ed anche ora, la struttura della protezione civile provinciale ha supportato il Centro di Coordinamento Provinciale gestito dalla Prefettura; proprio in questi giorni si sta definendo sta definendo il modello organizzativo che subentrerà alla gestione del Dipartimento della Protezione Civile nazionale.
    scuole, edifici istituzionali, strade:  controlli tempestivi per garantire l'immediata ripresa dell'attività scolastica, e controlli approfonditi nelle scuole che avevano presentato dopo i controlli speditivi problematiche da approfondire. Per quanto riguarda le situazioni di totale inagibilità (Malpighi di Crevalcore e IIS G.Bruno di Molinella) non essendo possibile ripristinare gli edifici per questo anno scolastico, La Regione ha già predisposto la gara per la fornitura di moduli scolastici provvisori, che andranno posizionati in aree concordate. Per quanto concerne l'IIS "Malpighi" lo stesso troverà posto in area sita nel Comune di Crevalcore, mentre per l'IIS "Giordano Bruno succursale di Molinella si stanno valutando due opportunità: mantenere la scuola nel Comune di Molinella in edificio segnalato dal Comune stesso ma da adattare alle esigenze scolastiche tramite alcune lavorazioni, oppure trasferire momentaneamente la scuola nella sede di Budrio che ha spazi disponibili per le aule necessarie. In entrambi i casi i laboratori di meccanica di cui ha necessità l'Istituto dovrebbero trovare posto in strutture prefabbricate per le quali la Regione Emilia Romagna sta predisponendo il bando di fornitura. Per quanto riguarda invece gli altri edifici scolatici colpiti meno gravemente dal sisma, La Provincia sta lavorando affinchè  i plessi scolastici  parzialmente  inagibili possano essere agibili per il 17/9, con modi di intervento differenti a seconda del tipo di inagibilità. Sugli edifici non lesionati ma parzialmente interdetti a causa della tipologia costruttiva sono in corso alcune lavorazioni.
    In aggiunta: rilevante attività di coordinamento (anche per i Comuni) su tutta l'edilizia scolastica; ripristino della sp 13 Coronella - Ponte Panfilia e interventi già in corso sugli edifici istituzionali danneggiati. Proprio questa mattina (il 26 luglio) abbiamo incontrato tutti i Comuni per mettere "in rete" il nostro metodo di valutazione della vulnerabilità sismica, che abbiamo ideato e sperimentato con l'Università di Bologna prima del sisma e che oggi viene a ricoprire una inaspettata utilità. Il metodo presentato oggi – lo abbiamo chiamato RE SIS TO REsistenza SISmica TOtale – consente di effettuare la valutazione di vulnerabilità sismica degli edifici piu' velocemente e con minor costo rispetto alle metodiche tradizionali;  è quindi uno strumento efficace di fondamentale utilità per la presa di decisioni, consente infatti di identificare agevolmente le priorità di investimento sugli edifici a maggiore vulnerabilità. Mettiamo a disposizione del territorio questo strumento, in particolare a supporto dei Comuni per la valutazione di vulnerabilità sismica.
    per quanto riguarda attività produttive, attività commerciali, comparto agricolo:
a) sin dal 20 di maggio monitoraggio costante della situazione in contatto con i Sindaci e le associazioni imprenditoriali, svolgendo anche un ruolo di tramite con la Regione e valutando l'affidabilità delle tante proposte di solidarietà\aiuto alle imprese ricevute;
b) progettazione e prossima attuazione insieme alla Regione di misure a favore della ripresa delle attività commerciali ed agricole; in particolare:
    misura regionale per favorire la delocalizzazione concordata delle attività commerciali (10 milioni di euro recuperati dal Fesr, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale ed utilizzati con le modalità previste dall'Asse 4 del POR FESR);
    attivazione della misura regionale 126 inserita nel Piano di Sviluppo Rurale per la gestione degli effetti delle calamità naturali; la dotazione è di circa 120 milioni di euro che derivano dalla solidarietà delle altre Regioni che hanno destinato al nostro territorio economie nella gestione dei fondi europei;
    gestione da parte dei nostri uffici degli ammortizzatori sociali con causale sisma, adottando procedura particolarmente semplificate.  
c) azioni provinciali a favore della ripresa dei sistema produttivo: La Provincia di Bologna ha inoltre tempestivamente predisposto un pacchetto di misure complementari e rafforzative delle misure regionali a favore del sistema economico delle aree colpite dal terremoto. Ecco le linee:
Solida liquidità emergenza terremoto
L'azione promossa insieme al Tesoriere Cassa di Risparmio in Bologna ha già consentito a 44 imprese di accedere a credito di emergenza; la misura è rivolta a  piccole e medie imprese produttive, commerciali, dei servizi e agricole dei territori colpiti dal sisma di attivare prestiti per esigenze di liquidità immediata a tassi estremamente favorevoli. Il plafond a disposizione è di 5 milioni di euro, ad oggi ne abbiamo consumato 1.700.000 mila. I prestiti potranno andare da 5.000 euro a 50.000 e potranno servire ad esempio per il pagamento degli stipendi, per gli eventuali spostamenti delle sedi e dei magazzini e per far fronte agli impegni finanziari in scadenza. Solida liquidità è uno strumento agevole da attivare che puo' consentire alle imprese di acquisire liquidità in attesa della definizione puntale dei credito previsto dalla normativa sulla ricostruzione.
Protocollo di anticipo ammortizzatori sociali: procedure semplificate
L'azione è volta all'anticipo degli ammortizzatori sociali aventi a causale “evento sismico” attraverso aperture di credito in conto corrente bancario di massimo 700 euro mensili per 6.000 euro complessivi. L'azione è una modalità semplificata di applicazione del già esistente “Protocollo di sostegno al reddito dei lavoratori di aziende in difficoltà”, siglato da 14 Istituti di Credito del territorio, dall’Inps sede di Bologna e dalle organizzazioni sindacali. La Provincia adotta un meccanismo di applicazione del Protocollo che ridurrà i tempi iniziali di verifiche tecniche.
Esenzione Passi carrai provinciale (COSAP)
Le imprese, anche agricole, danneggiate dal terremoto saranno esentate dal pagamento del canone provinciale sui passi carrai (Cosap). E' in corso la mappatura degli edifici danneggiati a seguito della quale verranno definite le modalità per l'esenzione.
promozione e valorizzazione delle attività commerciali:
  Il commercio rappresenta il cuore delle nostre città, i centri storici dei nostri comuni sono da sempre luogo di aggregazione e simbolo identitario dei valori di una comunità. Per questo motivo crediamo sia essenziale la ripresa immediata, anche attraverso la delocalizzazione - temporanea o in alcuni casi definitiva - in nuove sedi concordate con i Sindaci, tali  garantire ai cittadini quanto piu' possibile servizi e punti di riferimento.  Abbiamo percio' deciso di dedicare risorse già destinate al commercio all'obiettivo di rivitalizzare e rendere nuovamente fruibile la rete commerciale dei nostri centri storici piu colpiti, Crevalcore, Pieve, San Giovanni in particolare nella frazione di Decima.

CRITICITA, PUNTI DI ATTENZIONE,  LA GESTIONE DEI PROSSIMI MESI. Il sistema produttivo bolognese ha reagito con forza ed in modo coeso, cosi' come i lavoratori delle nostre aziende; è generale la volontà di non perdersi d'animo, è diffusa in tutte le attività produttive la tensione a riprendere ed a ricominciare. Regione, Provincia ed i Sindaci hanno dimostrato di voler accompagnare con forza le nostre imprese nella ripresa, cercando di mantenere il difficile equilibrio tra la garanzia della sicurezza di tutti e il supporto alla ripresa; tutti noi ci siamo trovati a gestire un accadimento imprevedibile e tutti noi  abbiamo dovuto imparare facendo. Sono orgogliosa di affermare che sono rarissimi i casi di imprese che hanno rinunciato alla ripartenza, ma non sono meravigliata di questo, è anzi la conferma della tenacia delle nostre imprese.  Cosi' come sono certa che la ricostruzione, anche grazie agli strumenti di vigilanza che abbiamo predisposto, non verrà toccata da fenomeni di infiltrazione.
Finisce in questi giorni la fase dell'emergenza e la Protezione Civile Nazionale lascia in mano alla Regione e a tutti noi la gestione dell'emergenza e della ricostruzione;    il Commissario Errani ha indicato lunedi la volontà di ottenere dal Governo le risorse – 6 miliardi di euro – che ci consentiranno in modo veloce e spedito di ricostruire abitazioni ed imprese garantendo un contributo dell'80%. Si sta definendo il meccanismo di anticipazione da parte degli Istituti di credito,  la Banca d'Italia ha accettato la proposta di Errani e scriverà a tutte le banche chiedendo che applichino il  il rating  pre-terremoto.
Per quanto riguarda gli specifici strumenti finanziari e le misure regionali a supporto delle imprese siamo ora in una fase critica, quella in cui prendiamo le decisioni fondamentali su modalità attuative e di gestione;  dopo le prime misure a titolarità provinciale già messe in campo, siamo nella fase della definizione delle due misure regionali a favore del commercio (asse 4 del POR FESR) e del comparto agricolo (Misura 126 del Piano di Sviluppo Rurale), che verranno entrambe attuate dalla Provincia. Dobbiamo essere consapevoli che la Regione sta attivando con tempestività strumenti utilizzando fondi europei che sono governati da regole pensate per altre esigenze e che devono essere adattati alla specificità della situazione;  c'e' l'impegno forte da parte di tutti noi a cercare le modalità di gestione piu' semplificate ed efficaci, dobbiamo tuttavia condividere fin da ora che esistono una serie di regole che non possiamo superare.
Anche gli strumenti posti in essere per la ricostruzione sono in fase di definizione, anticipati dal Commissario lunedi scorso, ed anche in questo caso  dovremo contemperare gli interessi della  semplificazione della procedure con quelle della regolarità amministrativa; quello che posso garantire come Provincia di Bologna è la vigilanza su questi aspetti,  e la conferma del ruolo svolto finora di interfaccia con il territorio."

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