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Cronaca Crespellano

Blitz antiterrorismo delle Fiamme Gialle, un arresto nel bolognese

Un presunto foreign fighter in manette, per qualche mese è risultato impiegato in una ditta di Crespellano. Disarticolato sistema di riciclaggio e finanziamento dei ribelli antigovernativi vicino ad Al Nusra

C'è anche un arresto nel bolognese nel bilancio del blitz antiterrorismo condotto questa mattina all'alba, una operazione che ha coinvolto Fiamme Gialle e Polizia e che ha fatto scattare le manette per 14 persone, tutte in vario modo legate a due reti transnazionali -secondo quanto ricostruito dagli inquirenti- che riciclavano e finanziavano la lotta armata filoqaedista in Siria. Le accuse sono di associazione con finalità di terrorismo, finanziamento del terrorismo e intermediazione finanziaria abusiva

Sotto la regia delle Dda e delle Procure di Brescia e Cagliari gli uomini dello Scico hanno smantellato quella che gli inquirenti ritengono essere una rete di fiduciari che nel tempo avrebbero movimentato circa due milioni di Euro, con destinazione il finanziamento e l'equipaggiamento di milizie armate antigovernative di matrice jihadista.

Il ramo 'bolognese' dell'operazione, che ha contato arresti e perquisizioni anche in Lombardia, Veneto, e Sardegna, vede in un cittadino siriano, accusato di essere un Foreign Fighter.

Avvicinato da un agente sotto copertura 

L'arrestato, C.A., 39enne siriano, secondo gli inquirenti, raccoglieva denaro per finanziare da Bologna attività terroristiche internazionali. Le manette sono scattate alle 4.30 di questa mattina, nella sua abitazione in città, dove viveva con la compagna, anche lei di origini straniere, e svolgeva lavori saltuari nell'edilizia o come magazziniere. Risulta ad esempio aver lavorato per tre mesi in un'azienda di Crespellano.

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