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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Si preparano nuovi posti letto COVID negli ospedali, ma la chiave è la terza dose: "I vaccini stavolta ci sono"

INTERVISTA. Il direttore Ausl Bologna Paolo Bordon fa una panoramica dettagliata sulla situazione covid ad oggi: abbassamento dell'efficacia del vaccino, ospedali pronti a nuovi ricoveri, focolai in cra e scuole

Il richiamo del vaccino anti-covid e le modalità della terza dose, su cui l'Aifa sta decidendo per la copertura anche sotto i 60 anni di età; la situazione dei ricoveri nei nostri ospedali e gli scenari possibili con l'eventuale crescita dei contagi (l'ultimo bollettino sul Coronavirus in E-R: +118 a Bologna); il booster quando e per chi; la combo fra terza dose e antinfluenzale; i requisiti per accedervi e i luoghi delle somministrazioni, i possibili effetti collaterali e i focolai nelle scuole: il direttore dell'Ausl di Bologna Paolo Bordon (che ha già spiegato qual è al momento la situazione nelle strutture per anziani nei quali sono torntai i contagi) spiega lo stato delle cose punto per punto. 

Cosa sappiamo sull'efficacia del vaccino nel tempo? Quando è prevista e consigliata la terza dose?

"Sappiamo quello che abbiamo imparato osservando gli altri paesi e quello che vediamo noi in Italia. Se prendiamo come esempio Israele, abbiamo di fronte gli effetti di una somministrazione di terza dose a tappeto, dopo una stagione estiva preoccupante a causa di una importante ripresa dei contagi. Con la dose booster i numeri sono tornati a scendere. Per quanto riguarda noi, stiamo assistendo proprio in questi giorni a un ritorno dei focolai nelle strutture per anziani, che hanno ricevuto le prime dose ormai molti mesi fa e la cui efficacia sta progressivamente diminuendo lasciando più campo al virus. Che comunque non ha impatti gravi sui pazienti e non ci si avvicina minimamente ai numeri e alle condizioni dell'anno scorso. 

Sulle somministrazioni della terza dose, dopo gli over 80 abbiamo aperto agli over 60 (oltre 3.000 dosi già prenotate nella fascia fra i 60 e i 79 anni) e stiamo lavorando nell'ottica della sensibilizzazione. Se prima un 80enne ricoverato in ospedale era cosa rara perchè protetto, con la diminuzione dell'efficacia del vaccino diventa più un caso comune. Bisogna quindi intercettare la fetta più a rischio e procedere con le terze dosi e aspettiamo le nuove direttive CTS e AIFA per scendere ancora (sotto i 60 anni). Di vaccini d'altro canto, ne abbiamo e questa è la più grande differenza rispetto al passato. E non servono neppure più gli hub come mesi addietro. Noi siamo più che pronti insomma.

Quale tipo di vaccino si sceglie per le terze dosi? Requisiti per accerdere alla somministrazione?

Sulla tipologia di vaccini, chi ha ricevuto dosi a vettore virale come Astrazeneca avrà un vaccino a mRNA come Pfizer e Moderna. Anche per chi ha fatto Johnson&Johnson è necessaria una seconda dose visto che anche in questo caso è stato verificato un abbassamento degli anticorpi allontanandosi dalla prima somministrazione. 

I requisiti sono avere dai 60 anni in su, aver fatto il vaccino da almeno 6 mesi. Vengono prima i soggetti fragili, portatori di patologie: categorie che sono già state chiamate su invito. Ripertiamo anche il dove si fa la terza dose: potrà essere inoculata soltanto negli hub vaccinali e dai medici di medicina generale, mentre le farmacie potranno continuare a somministrare solo la prima e la seconda. A Bologna abbiamo come centri il Bellaria, Cicogna (San Lazzaro) e il Rizzoli".  

E c'è anche il vaccino antinfluenzale...

"Che può essere fatto nella medesima seduta senza alcun rischio. Gli effetti collaterali continuano a restare rari e non gravi". 

Quale la situazione dei nostri ospedali fra ricoveri e liste d'attesa? I padiglioni covid sono stati riconvertiti tutti? Vi state preparando per eventuali aumenti dei pazienti? 

"Sul fronte ricoveri, c'è appena stata una riunione con Ior (Istituto Ortopedico Rizzoli) e Sant'Orsola durante la quale sono stati condivisi gli scenari. Vista la crescita dei ricoverati i letti della degenza ordinaria sono già passati da 8 a 30 al Maggiore, ne sono stati aggiunti 10 al policlinico, dove ne arriveranno altri 10 entro domani (giovedì 4 novembre ndr). Il privato acccreditato ne ha messi a disposizione altri 15. Ad oggi (martedì 2 novembre ndr) i ricoveri covid+ fra Ospedale Maggiore, Sant'Orsola e Santa Viola (qui 31 a bassa gravità) sono 103. Sappiamo che potrebbero aumentare e per questo abbiamo già organizzato delle nuove riconversioni, come è già accaduto per il sesto piano del Maggiore (Medicina Interna) che mette a disposizione fino a 22 letti. Ormai siamo allenati e siamo pronti agli scenari possibili, anche se continuiamo a chiedere la collaborazione di tutti". 

Per quanto riguarda le visite ambulatoriali, direi che i tempi di attesa sono tornate praticamente normali, certamente accettabili. Nulla a che vedere con le riduzioni delle prime ondate. Ci sono stati più problemi con la parte chirurgica (urologia e ginecologia, ma anche ortopedia vista la non urgenza di molti interventi), ma il piano di recupero prevede come termine ultimo giugno 2022". 

Abbiamo già parlato di un ritorno dei focolai nelle strutture per anziani, ma un altro luogo delicato sono le scuole. Quale la situazione? 

"Le scuole più coinvolte sono oggi quelle dell'infanzia e le primarie, quindi la fascia dei non vaccinati. Il nostro grosso problema nelle ondate più dure erano stati gli istituti superiori, che per questa volta pare stiano andando bene. C'è poi il dibattito sulla terza dose per gli insegnanti...". 

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