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Cronaca

Test covid anche nei centri privati, Castaldini: "Mi sono battuta, ora controllo dei prezzi"

Con una delibera del 5 novembre, si potranno effettuare lo screening della positività al Covid tramite tampone rapido antigenico a pagamento

"La Regione finalmente ha autorizzato i centri privati ad effettuare screening per la positività al Covid. Un passo avanti per cui mi sono sempre battuta. Adesso che venga garantito il controllo sui prezzi, sperando che domani 6 novembre - come promesso - i tamponi rapidi arrivino anche alla sanità pubblica". Lo annuncia in una nota la consigliera regionale di Forza Italia, Valentina Castaldini. 

Con una delibera del 5 novembre, a firma di Kyriakoula Petropulacos, direttrice generale Cura della Persona, Salute e Welfare, è stato dunque contentito di eseguire i test "laboratori autorizzati, ai medici competenti e ai laboratori privati autorizzati all’effettuazione dei test sierologici". 

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"La Regione Emilia-Romagna ha finalmente capito che ha senso, soprattutto in un momento così critico e delicato, affidarsi al privato per decongestionare la sanità pubblica e così ha deciso di mettere nero su bianco quello che più volte ho sollecitato e suggerito anche con una risoluzione: i centri privati accreditati lungo la via Emilia, da Piacenza a Rimini, potranno effettuare lo screening della positività al Covid tramite tampone rapido antigenico a pagamento - continua Castaldini - un passo in avanti che ci deve far ben sperare e per cui chiedo ancora uno sforzo alla Regione: controllare che il prezzo dei test sia calmierato. Perché credo sia sacrosanto per un cittadino, soprattutto oggi per non fermare ancora di più il lavoro, che i tempi lunghi per avere un esito del tampone siano ridotti al massimo e se questo vuol dire passare da un centro privato, bene, ma facciamo in modo che ci sia una supervisione costante dei prezzi". 

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Da oggi, 6 novembre "una data già procrastinata di due settimane - è quella - in cui dovrebbero arrivare i tanto decantati tamponi rapidi alla sanità pubblica – due milioni a dire dello stesso presidente Bonaccini – ma - conclude Castaldini - il mio dubbio è che domattina ancora nessuno sarà dotato dei test rapidi che permetterebbero in una ventina di minuti di sapere se si è positivi o meno al Coronavirus". 

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