Gdf: merce “taroccata” e insicura, 'inguaiati' commercianti. Nel mirino anche le copisterie
Esercizi commerciali e ambulanti sotto la lente di ingrandimento. Ma anche le copisterie: sequestrati 13.000 file di testi universitari per la stampa e rivendita a studenti in violazione del diritto d'autore. Segnalate 43 persone
Banditi dal mercato 57.000 prodotti. Si tratta per lo più di abiti e accessori dalle griffe “taroccate” e merce insicura di varia tipologia, dai giocattoli alla bigiotteria. E’ il risultato di un’operazione della Guardia di Finanza di Bologna, che ha intensificato, nel quadro dell’attività a tutela dell’economia legale, l’azione di servizio anticontraffazione, antipirateria ed a contrasto della commercializzazione di prodotti insicuri.
“Tali illecite fenomenologie -sottolineano i Finanzieri - a carattere plurioffensivo, oltre a distorcere le regole della concorrenza ed a sottrarre risorse al fisco, si sostanziano molto spesso in condottepericolose per la salute dei cittadini.”
I NUMERI. Nell’arco dell’ultimo mese circa, sono stati denunciati 34 soggetti e sequestrati 70.000 prodotti contraffatti, insicuri o in violazione del diritto d’autore, dai Reparti del Comando Provinciale felsineo nell’operazione di servizio “original 2015” , che ha interessato la città di Bologna e vari centri della provincia, in particolare Imola, San Lazzaro di Savena, Porretta Terme, Castel San Pietro , Castel Maggiore, Medicina , Casalecchio di Reno e Sasso Marconi.
I controlli sono stati effettuati presso esercizi commerciali, al dettaglio o all’ingrosso, ambulanti nonché copisterie operanti nelle adiacenze della sede universitaria .
Sono stati rinvenuti in alcuni casi capi di abbigliamento contraffatti, in altri prodotti realizzati in violazione al codice del consumo ed alla marchiatura “CE” non conforme ai requisiti imposti dalla normativa nazionale e comunitaria.
Le attività hanno dato luogo a l sequestro di oltre 57.000 prodotti contraffatti, irregolari o pericolosi per la salute, quali bigiotteria, abbigliamento, accessori di moda, giocattoli, orologi e materiale elettronico .
Alcuni capi di abbigliamento sequestrati erano contraddistinti da cartellini con l’indicazione Made in Italy mentre provenivano ed erano stati realizzati in Paesi Asiatici. Per nascondere la reale origine, in alcuni casi erano state parzialmente tagliate le relative targhette interne , in altri vi era quella Made in China.
Sono stati segnalati 9 commercianti alla locale Camera di Commercio per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative.
COPISTERIE UNIVERSITARIE NEI GUAI. Le operazioni di servizio hanno riguardato anche varie copisterie ed hanno consentito di rilevare e sequestrare quasi 13.000 file di testi universitari digitalizzati, utilizzabili per la stampa e la rivendita a studenti, e 118 testi universitari fotocopiati, riprodotti in violazione alle norme sul diritto d’autore.