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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Operazione "Tolemaide", sventato spaccio internazionale: quintali di droga sui mercati abruzzesi ed emiliani

Un'indagine di tre anni condotta dagli investigatori di Bologna e dell'Aquila: un gruppo criminale operante nel bolognese che ha riversato quintali di droga sui mercati emiliani e abruzzesi

Diego Bautista Noguera del 1944 di Girona (Spagna), senza fissa dimora, colpito da mandato di arresto europeo, eseguito dalla Polizia spagnola ed emesso dalla Direzione centrale dei Servizi antidroga e dell'Interpol, Mauro Alfredo Chierici, nato nel 1953 a Sarsina (FC) e residente a Cesena sono due degli ultimi arresti al termine di una lunghissima indagine. Un mandato di arresto pende anche su E.G.M., di nazionalità magrebina, ancora ricercato. Lo riferisce l'agenzia Asca.

Una vastissima operazione denominata ''Tolemaide'', dalla via di Rimini dove avvenne il primo incontro fra gli acquirenti del litorale pescarese e i referenti stranieri dell'organizzazione, avviata dal Gico - Gruppi investigazione criminalità organizzata - dell'Aquila nell'estate del 2010, sotto la direzione della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo abruzzese e che, successivamente, hanno coinvolto la Dda emiliana e i finanzieri del Gico Bologna.

Operazione "Tolemaide": sventato traffico internazionale di droga

SEQUESTRI. 330 chili di hashish erano già stati sequestrati così come gli arresti in flagranza di 6 persone. Nel complesso sono state denunciate a piede libero altre 11 persone.

LUNGA INDAGINE. L'operazione più importante risale al mese di settembre del 2010, quando il Gico dell'Aquila sequestrò, nei pressi di Piacenza, un ingente quantitativo di droga destinato ai mercati dell'Emilia e dell'Abruzzo arrestando, in flagranza, altre due persone. Dispositivi di osservazione e pedinamento a distanza di un autotreno, con mezzi tecnici avanzati all'avanguardia: il tir, dopo aver passato la frontiera di Ventimiglia, era stato monitorato fino al casello di Piacenza Sud, dove era prevista la consegna dello stupefacente conservato in sette scatole avvolte da sacchi di juta, ovvero 210 chilogrammi di hashish. I finanzieri arrestarono il camionista italiano e l'acquirente magrebino (GUARDA IL SERVIZIO) .

A giugno del 2011, i finanzieri del Gico dell'Aquila sequestrarono sempre, a Ventimiglia, un secondo carico di 120 chilogrammi di hashish: due cittadini di nazionalità bulgara furono arrestati. Lo stupefacente, in quella circostanza, era stato confezionato in 1.200 panetti, nascolsi fra le casse di pesce surgelato.

Nel mese di aprile del 2012, gli atti del filone principale dell'inchiesta sono stati trasmessi, per competenza, dalla Dda dell'Aquila a quella di Bologna in quanto l'associazione criminale risultava essere radicata nel distretto cittadino. Uno stralcio dell'inchiesta condotta all'Aquila e che aveva consentito al Gico di sequestrare, nel gennaio del 2011, 160 grammi di eroina e mezzo chilo di hashish e di arrestare altre 2 persone, è stato trasmesso nel novembre del 2012 dalla Dda dell'Aquila alla magistratura di Teramo.

G.I.C.O. I Gruppi d'investigazione sulla criminalità organizzata, unità territoriali della Guardia di Finanza: tra le specializzazioni il riciclaggio di denaro e finanziamento al terrorismo internazionale. Sono dislocati nelle città ove hanno sede le Direzioni Distrettuali Antimafia.

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