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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Saragozza / Via della Certosa

Carlo Alberto Pizzardi, il benefattore che ha lasciato il suo patrimonio ai nostri ospedali

Nel centenario della morte del filantropo il restauro della tomba di famiglia alla Certosa: "Grande esempio di impegno e generosità, da qui le basi per il sistema sanitario che abbiamo oggi"

La storia di Bologna è (anche) la storia dei bolognesi. Bolognesi altruisti per esempio, che grazie alla loro generosità hanno contribuito a costruire le fondamenta della città e dei servizi di cui possiamo godere oggi. Fra questi anche un uomo che moriva esattamente 100 anni fa, Carlo Alberto Pizzardi: marchese e benefattore (suo padre Luigi fu primo sindaco di Bologna dopo l’unificazione al Regno d’Italia) donò parte del suo patrimonio per la costruire l’ospedale di Bentivoglio e concorse ad avviare la costruzione del Bellaria, grazie a una donazione a favore dei malati di tubercolosi. Carlo Alberto Pizzardi non aveva eredi e scelse di devolvere progressivamente l’ingente patrimonio di famiglia ai nostri ospedali: venne designato erede universale l’Ospedale Maggiore di Bologna, a cui andarono tutte le proprietà, compreso il palazzo di via Castiglione, ultima residenza cittadina della famiglia Pizzardi, divenuta oggi sede legale dell’Azienda USL di Bologna. E adesso, quel monumento funerario commissionato da suo padre a Cincinnato Baruzzi negli anni Trenta dell'Ottocento, è tornato a splendere grazie a un restauro che celebra un grande uomo e un anniversario importante. 

"Le città si mettono all'ascolto delle loro biografie. Biografie significative che, come in questo caso, ci ricordano che Bologna è solidale e prossima. I monumenti ci chiedono di fermarci e in questo luogo di vita e di sosta ci soffermiamo a pensare a chi nel tempo ha abitato questa città" l'intervento di Elena Di Gioia, delegata del Sindaco metropolitano alla Cultura. Che prosegue: "Parlare di Pizzardi, a 100 anni dalla morte e in occasione del restauro della tomba di famiglia, permette di incrociare due percorsi legati alla memoria: la figura di filantropo e l’importanza dei monumenti funebri, come segni della storia di un territorio. Carlo Alberto Pizzardi, ultimo erede della famiglia Pizzardi, decise di cedere il grande patrimonio di famiglia all’amministrazione degli Spedali di Bologna; prima le terre poi tutti i beni mobili e immobili, designando erede universale l’Ospedale Maggiore di Bologna. La tomba di famiglia, opera dello scultore Cincinnato Baruzzi e ispirata all’antico, costituisce una delle tappe del percorso della memoria della storia della città di Bologna a partire dall’inizio dell’Ottocento fino ai giorni nostri. Questi monumenti, opera di artisti importanti, sono a un tempo opere d’arte e narrazione di una storia fatta di donne e uomini che nella loro vita hanno segnato l’identità della nostra città”

“Nello sguardo altruista e generoso di Carlo Alberto Pizzardi ritroviamo le basi dell’attuale sistema sanitario che tanto può continuare a crescere grazie alla partecipazione dei cittadini. Sono proprio i bolognesi ad averlo dimostrato nel corso della prima ondata pandemica, dando prova di vicinanza e solidarietà indimenticabili nei confronti del personale sanitario di tutti gli ospedali cittadini. – le parole di Paolo Bordon, direttore generale dell’Azienda USL di Bologna, alla presentazione dell'opera di restauro. E Bordon, a proposito di covid, coglie l'occasione per fare un aggiornamento: "Siamo pronti per la quarta dose, stiamo aumentando l'offerta dei posti dell'hub vaccinale di Casalecchio, abbiamo i vaccini e i vaccinatori e ora, appena arriva il nullosta dalla Regione, iniziamo. Vediamo persone, soprattutto fragili, che purtroppo sono costrette al ricovero quindi riteniamo che con un'altra dose ci sia una protezione maggiore per affrontare questa fase delicata caratterizzata da una quinta ondata importante".

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(Nella foto: Paolo Bordon, Direttore Generale Azienda USL di Bologna; Erika Ferranti, Sindaca di Bentivoglio, Elena Di Gioia, Delegata Cultura Città metropolitana di Bologna; Simone Spataro, Presidente Bologna Servizi Cimiteriali, Cinzia Barbieri, Amministratore delegato di Bologna Servizi Cimiteriali).

La sindaca di Bentivoglio Ferranti: "In suo onore anche un calendario di appuntamenti" 

"Il centenario della morte di Carlo Alberto Pizzardi è l'occasione per rendere merito ad una persona molto generosa, che ha ha avuto un ruolo determinante nello sviluppo del servizio sanitario Bolognese, oltre che nello sviluppo dell'abitato e del territorio di Bentivoglio e nella conservazione del patrimonio storico che ancora oggi ospita. Il Comune di Bentivoglio e l'Unione Reno Galliera con la collaborazione di tante istituzioni culturali bolognesi, oltre che con l'AUSL di Bologna, hanno dato vita ad un significativo calendario di appuntamenti culturali, tra i quali non può mancare quello del restauro della tomba di Pizzardi, segno di attenzione e sensibilità da parte della AUSL di Bologna, che per questo ringrazio" sottolinea Erika Ferranti, Sindaco di Bentivoglio.

“Questo restauro, doveroso omaggio a Carlo Alberto Pizzardi, riconsegna all'ammirazione della città un capolavoro della scultura bolognese del primo Ottocento. Il grande marmo scolpito da Cincinnato Baruzzi è uno dei primi tentativi di rappresentazione di un concetto del tutto nuovo per l'epoca: l'Industria. L'artista ci propone una divinità dall'aspetto classico che deve incarnare gli ideali di prosperità e ricchezza ottenuti attraverso il lavoro” precisa Roberto Martorelli, Referente progetto valorizzazione Certosa per il Museo civico del Risorgimento Musei Civici Bologna

“Siamo lieti di aver partecipato alla presentazione di questo importante restauro promosso dall’Azienda USL di Bologna. Si tratta di un intervento che accresce ulteriormente il valore del patrimonio storico-artistico della Certosa, che già oggi rappresenta una delle eccellenze in Italia e in Europa tra i Cimiteri Monumentali. D’altra parte, il restauro e la preservazione delle opere scultoree e architettoniche della Certosa sono tra gli obiettivi chiave di Bologna Servizi Cimiteriali che, fin dalla sua istituzione nel 2013, ha investito e investe risorse importanti in questo campo. Il fatto che anche altri soggetti, come appunto USL Bologna, possano e vogliano contribuire attivamente all’azione di valorizzazione del “museo a cielo aperto della città” rappresenta per noi e per l’intera comunità motivo di grande apprezzamento” conclude Cinzia Barbieri, Amministratore delegato di Bologna Servizi Cimiteriali.

In collaborazione con il Settore Musei Civici Bologna, la Direzione dell’Azienda USL, profondamente grata alla famiglia Pizzardi così come a tutti gli imprenditori e cittadini che ancora oggi continuano ad investire nella sanità pubblica, ha visitato insieme ai soci fondatori della neonata Fondazione Ricerca Scienze Neurologiche la tomba monumentale dedicata alla famiglia Pizzardi. La visita è stata guidata da Roberto Martorelli, referente del progetto di valorizzazione della Certosa, consentendo ai presenti di apprezzarne il valore artistico-culturale.

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Il monumento funebre della famiglia Pizzardi e dell’intervento di restauro

Il monumento funebre della famiglia Pizzardi, realizzato dallo scultore Cincinnato Baruzzi, è datato al 1838-1841. La Tomba addossata alla parete di un arco della Loggia a Levante della Certosa. Una struttura lineare dal basamento modanato, con coronamento timpanato e orecchioni lisci, ha il ruolo di valorizzare la grande statua dell’Industria, ispirata all’antico, posta al centro sopra un alto basamento. Il braccio sinistro alzato regge un’asta coronata da un globo alato, sormontato da una mano che reca al centro un occhio, emblemi consueti del Commercio. La mano destra della figura, lievemente sollevata, regge una pergamena arrotolata da cui fuoriesce un rametto di mirto. Ai piedi della figura si scorge la cornucopia, emblema dell’abbondanza. Con parere favorevole della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, la pulizia e il restauro della Tomba Pizzardi sono stati eseguiti nel mese di maggio da un team di restauratrici di beni culturali con competenze specifiche sul restauro di opere marmoree. I lavori di restauro, finanziati dall’Azienda USL di Bologna, sono stati supervisionati dall’Alta Sorveglianza del funzionario tecnico restauratore della Soprintendenza. Inizialmente l’opera si trovava in uno stato di conservazione mediocre, presentava del deposito superficiale coerente e incoerente ben adeso. Inoltre si riscontravano mancanze di materia nella parte inferiore del basamento e nell’epigrafe funeraria.

L’intervento di restauro ha previsto la pulitura e il consolidamento della materia marmorea e della cornice decorativa in stucco, nonché la realizzazione di una leggera velatura per accordare il colore ormai andato perduto. L’imbotto dipinto è stato oggetto di un descialbo, deciso in seguito ad uno studio stratigrafico, per accordare allo stesso un colore omogeneo e rilevante con le tombe limitrofe. In aggiunta è stato effettuato un ritocco puntuale e un consolidamento della pellicola pittorica. 

Roberto Martorelli, Referente progetto valorizzazione Certosa per il Museo civico del Risorgimento Settore Musei Civici Bologna "racconta" la bellissima storia del monumento tombale della Famiglia Pizzardi. 

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