'T per truffa, V per vendetta': i collettivi fermano i bus contro il caro-trasporti

Azione a Bologna dei collettivi studenteschi, che negli ultimi giorni avevano già inscenato cortei e proteste contro le politiche di austerity, il caro-libri e il caro-trasporti e in difesa della scuola pubblica.

Con un flash-mob annunciato sui social network e con volantini, a metà pomeriggio alcune decine di giovani con i volti coperti dalle maschere di Anonymous hanno preso di mira l'azienda trasporti Tper, bloccando alcuni bus in piazza XX Settembre e in via Irnerio. Sui mezzi e sulle pensiline sono stati affissi cartelli con la scritta "T per truffa, V per vendetta".

C'è stato anche un breve blitz all'Autostazione, e uno alla libreria Feltrinelli di via dei Mille, contro il caro-libri. Un'altra manifestazione è già fissata per domani pomeriggio alle 18 in piazza Verdi. Durante l'iniziativa di oggi, e sulle loro pagine ufficiali Facebook, i collettivi bolognesi Cas e Cua ricordano la 'grande sollevazione' in programma il 19 ottobre a Roma, per la quale danno appuntamento alla stazione di Bologna alle 8 di sabato, per raggiungere in treno la Capitale.

Un'altra protesta, i cui autori non sono per ora stati identificati, è avvenuta alla mensa universitaria di Largo Puntoni, presa di mira la scorsa notte con un piccolo raid vandalico, denunciato in mattinata alla polizia. Qualcuno ha imbrattato i muri dell'ingresso con scritte e cartelli con lo slogan "5 euro bastano".

"La questione del caro trasporti a Bologna è molto sentita, per via dei continui aumenti di Tpe rmalgrado il progressivo peggioramento dei servizi, Tper inoltre è una ditta ben nota per le evasioni fiscali e per i continui sprechi, tra campagne di sensibilizzazione e opere inutili (vedi Civis ePeople mover) i padroni di Tper continuano a guadagnare oltre 120.00 € all'anno" si legge nella nota del collettivo Cas.