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Cronaca

Tper, Filt-Cgil: "Grave carenza di personale"

Venerdì il tavolo con l'azienda

Le condizioni di lavoro in Tper evidenziano "problematiche di ampio spettro" e la Filt-Cgil, fallito un primo tentativo di conciliazione con l'azienda dei trasporti, chiama ora in causa la Prefettura di Bologna. Il sindacato di categoria fa il punto con un post pubblicato su Facebook.

Ieri si è tenuto "il primo incontro con Tper a seguito delle procedure di raffreddamento avviate lo scorso 5 agosto su problematiche di ampio spettro", scrive la Filt, elencando i seguenti temi: "Selezioni del personale, promozioni ed avanzamenti di carriera interni senza il rispetto degli accordi aziendali, stabilizzazione dei contratti a tempo determinato (in particolar modo nelle aree produttive del People mover, ausiliari alla mobilità e staff) e la grave carenza strutturale di personale sia del movimento e della manutenzione e altro ancora".

Il tavolo "si è chiuso con un nulla di fatto e nelle prossime ore procederemo con l'avvio della seconda fase delle procedure di raffreddamento attraverso la richiesta di incontro con il prefetto", aggiunge il sindacato.

Nel frattempo, a fine mese decadranno i decreti emergenziali sullo smart working e "visti i buoni risultati che sono stati prodotti in questi anni- scrive sempre la Filt- abbiamo richiesto a Tper che dall'1 settembre non decada il suo utilizzo ma si proceda in continuità come è stato fatto sino ad oggi, in attesa di ridefinire l'accordo sperimentale sottoscritto a dicembre 2019".

Tper, riferisce la sigla di categoria, "ha confermato che sarà così, anche se inizialmente la platea che accede attualmente allo smart working sarà più ridotta". A settembre, poi, "ripartirà il tavolo di confronto per definire l'accordo definitivo", aggiunge la Filt.

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