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Cronaca

Traffico Bologna, sportello Legambiente: "Solo due cittadini su 100 costretti all'auto"

Chi ha compilato il questionario ha avuto nella quasi totalità dei casi a portata di mano una soluzione di mobilità senza l'auto privata, con un risparmio di circa 3mila euro

Su 100 bolognesi, solo due sono effettivamente costretti ad usare l'auto privata per muoversi tra casa e lavoro. E' questo il (parziale) esito delle 'consulenze' gratuite fornite da Legambiente in collaborazione con Tper ai cittadini che hanno richiesto una soluzione per muoversi in città dopo l'attivazione della Ztl ambientale, la stretta sugli accessi al centro delle auto più inquinanti pronta a scattare dall'1 gennaio 2020.

Il personal mobility manager, che continuerà a lavorare ancora per qualche giorno, è stato voluto su input del Comune di Bologna per "scardinare l'abitudine all'utilizzo dell'auto" fornendo agli interessati un piano personalizzato con anche una analisi dei costi degli spostamenti.

Ebbene, chi ha compilato il questionario in queste ultime settimane ha nella quasi totalità dei casi a portata di mano una soluzione di mobilità senza l'auto privata. E, rinunciando all'auto, avrà risparmi fino a 3.000 euro l'anno.

"Su un bacino di 100 utenti che si sono rivolti al personal mobility manager- raccolta oggi Giulio Kershbaumer di Legambiente a radio Città del Capo- erano solo due quelli che sono assolutamente impossibilitati ad usare il mezzo pubblico. Per tutti gli altri l'alternativa c'era, molto spesso una alternativa più che accettabile".

Non solo come tempi di percorrenza, ma anche dal punto di vista economico. "I risparmi per utente vanno da 500 euro fino a 2-3.000 euro l'anno", spiega il responsabile di Legambiente. Il risparmio è senz'altro ambientale, visto che con la Co2 in meno immessa nell'atmosfera in questo modo "è come se ogni persona che rinuncia a muoversi con l'auto privata piantasse da 20 ai 100 alberi l'anno". Ma anche per quanto riguarda i tempi degli spostamenti non ci sarebbe un aumento spropositato passando dall'auto al mezzo pubblico.

In qualche caso ci saranno spostamenti più lunghi, "di qualche minuto", spiega ancora Kershbaumer, ma altre volte questi saranno compensati dalle code e dai tempi di ricerca del parcheggio.
(Bil/ Dire)

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