Raffica di arresti nell'ambito di un'indagine internazionale, che ha coinvolto le forze dell'ordine italiane e l'Interpol, per il traffico di "skunk" , una varietà di cannabis, in Irlanda del Nord. Otto sarebbero gli arrestati nell'area di Bologna e Prato.

Lo riporta il sito della BBC e varie testate irlandesi e del Regno Unito. Droga e contanti sono stati recuperati durante le perquisizioni a Belfast, Greenisland, Bangor, Newtownards e Ballywalter.

L'operazione è partita mercoledì scorso con un primo arresto della Polizia di Birmigham poi altre sei persone sono state arrestate in Irlanda del Nord; si tratta di quattro uomini e due donne, accusati di importazione di droga e riciclaggio di denaro.

Ulteriori perquisizioni sono in atto nelle zone di Belfast e Newtownards, mentre si continua a indagare sia a Prato che a Bologna,

Il detective a capo dell'operazione, Andy Dunlop, ritiene che oltre ai sequestri già effettuati "le quantità di droga provenienti dall'Italia ed entrate in Irlanda del Nord siano molto superiori. Negli ultimi mesi gli agenti della lotta alla criminalità organizzata e dei distretti locali hanno sequestrato foglie di cannabis per un valore di 1,2 milioni di sterline".

Gli agenti irlandesi, che avrebbero prodotto anche le immagini della "fabbrica di cannabis" che si trova in Italia, sono in "costante contatto con i Carabinieri italiani - ha dichiarato Dunlop - così come con le forze dell'ordine nel Regno Unito e di tutto il paese".

La polizia irlandese avverte che la varietà di cannabis "skunk" potrebbe essere "particolarmente pericolosa" poichè aumenterebbe in modo significativo la probabilità di manifestazioni di tipo psicotico. Ha un odore molto pungente, infatti "skunk" in inglese significa "puzzola".