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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tram e costi extra, convocata commissione urgente

Così il presidente della commissione stessa, Matteo Di Benedetto della Lega: "Comune non sta chiarendo a quanto ammonterebbe in maniera precisa il rincaro"

Continuano le discussioni sul progetto del tram. Nuovo cruccio intorno all'opera è la questione costi. Così l'ennesimo match si è consumato ieri in aula a palazzo D'Accursio, dove maggioranza e opposizioni hanno discusso intorno al nodo degli extracosti per la realizzazione della rete tranviaria a Bologna. Così il tema  finisce al centro di una riunione "urgente" della commissione Bilancio del Consiglio comunale. Lo annuncia il presidente della commissione stessa, Matteo Di Benedetto della Lega, perchè "il Comune non sta chiarendo a quanto ammonterebbe in maniera precisa il rincaro o in che modo intende recuperare questi fondi. Ho letto anche di un'ipotesi collegata a mutui bancari dar far pesare sul bilancio per i prossimi decenni. Si tratterebbe di scelte non di poco conto perché andrebbero a colpire le tasche dei bolognesi per molto tempo". Per questo "convocherò una commissione urgente in cui chiamerò il sindaco e gli assessori a fare chiarezza: devono delle risposte a tutta la città", afferma in una nota Di Benedetto.

Dibattito sugli extra costi

Per la seduta della commissione non c'è ancora una data e ieri, nel frattempo, il tema ha tenuto banco in Consiglio comunale. Che i costi per la realizzazione della linea rossa sarebbero aumentati "era ampiamente prevedibile", attacca Stefano Cavedagna (Fdi), accusando la Giunta di aver "occultato" la necessità di reperire nuovi fondi, cioè "almeno 50 milioni di euro o forse ancora di più". Ora l'amministrazione deve "dire tutta la verita sulla linea rossa perchè evidentemente non è stato fatto", aggiunge Cavedagna. A questo punto "non si capisce davvero come un'opera nefasta come il tram possa andare avanti e la cosa grave è che il Comune sapeva ma non ha informato nessuno", dichiara Giulio Venturi della Lega: oltre a produrre "una cantierizzazione infinita", ora il sindaco Matteo Lepore vuole "disintegrare l'economia bolognese?".

Le opposizioni chiedono come il Comune intenda coprire gli extracosti, ma "la domanda giusta- afferma Marco Piazza di Articolo Uno- è cosa possono fare Comune, Regione e Governo per permettere di realizzare un'opera fondamentale per la città capoluogo di una regione imporante, con problemi seri di inquinamento e che si è impegnata con successo per ottenere tanti fondi". Alla luce di ciò, "non posso concepire di vedere un rappresentante del Governo con le braccia incrociate- continua Piazza- che guarda con un sorriso ironico l'amministrazione chiedendo ad essa di risolvere un problema che è nazionale e colpisce ogni opera, non solo questa". Questa di Piazza è una dichiarazione "fuoriluogo", ribatte Francesco Sassone di Fdi, sottolineando che il tram "è un progetto voluto dal Comune ed è legittimo che i consiglieri e i bolognesi sappiano cosa il Comune vuole fare per trovare i soldi che mancano".Sassone, poi, si rivolge così alla maggioranza: "Eravate a conoscenza di questo fatto oppure siete solo oggetto delle decisioni della Giunta e premete il pulsante quando ve lo dicono?".

La replica: non dobbiamo cercare 50 milioni per dare avvio ai lavori

Per prima cosa "non dobbiamo cercare 50 milioni per dare avvio ai lavori: i lavori sono già finanziati e la gara esecutiva è stata assegnata", sottolinea Michele Campaniello del Pd. "Se è il ministero che finanzia un'opera- continua il dem- è il ministero che si fa carico degli extracosti": se quindi ora "si riservasse a Bologna un trattamento diverso rispetto ad altre città decidendo di non coprire i maggiori costi, saremo pronti a farlo noi ma la responsabilità politica ve la dovete assumere tutta verso i cittadini". Insomma "non è un problema tecnico che si pone bensì un problema politico", conclude Campaniello, accusando la maggioranza di Governo di pensare "più alla propaganda politica che all'interesse generale".  

Lepore va avanti

Intanto nei giorni scorsi il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, aveva già liquidato l'allarme lanciato da Fratelli d'Italia sui 50 milioni chiesti dal Comune al Governo per far fronte agli eventuali extra-costi per la realizzazione del tram: "La città di Bologna ha le risorse per realizzare il tram, quindi andremo avanti. Il punto è che le altre città e le altre opere pubbliche nel nostro paese hanno avuto la possibilità di accedere a un fondo per coprire gli eventuali extra-costi. Come gli altri, in via del tutto prudenziale, ci siamo messi avanti per avere questa possibilità", aveva chiarito il primo cittadino a margine dell'inaugurazione di una scuola dell'infanzia. "Al momento il governo non si è espresso, abbiamo letto solo le dichiarazioni di alcuni parlamentari di Fratelli d'Italia. Penso che il governo si comporterà come per tutte le altre città e le altre opere. Non ho motivo di dubitare che non ci saranno ostacoli", aveva aggiunto il sindaco. 

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