Linea Rossa del tram, ci siamo: ecco come cambia la città | FOTO e RENDER
Il Comune ha presentato la fase di cantierizzazione della prima linea tramviaria delle quattro previste. Lavori al via ad aprile, messa a terra entro giugno 2026
Ci siamo: i cantieri della Linea Rossa del tram stanno per partire. Da aprile cominceranno i lavori per la realizzazione della prima delle quattro linee tramviarie previste, quella che collegherà Borgo Panigale, la Fiera e la Facoltà di Agraria, in zona Pilastro. Quello delle quattro tramvie è un piano mastodontico che nell’arco di qualche anno ridisegnerà la città, e che si inserisce in un progetto ancora più ampio: insieme al potenziamento delle linee bus e del progetto Città30, che sarà effettivo da giugno, il primo (e chissà, forse non ultimo) mandato targato Matteo Lepore si prefigge l’ambizioso obiettivo di cambiare la storia urbanistica di questa città. Il tutto, a discapito dell’utilizzo dell’auto privata come mezzo primario di spostamento.
Il progetto
La Linea Rossa del tram, finanziata in parte grazie ai soldi del PNRR, costerà circa 340 milioni. La gara d’appalto è stata vinta dalla cordata CMB, Alstom e Amplia Infrastructures e i lavori dovranno forzatamente terminare entro il giugno del 2026 proprio a causa dei fondi ‘a scadenza’ del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Presentata in un lungo incontro con la stampa che si è tenuto a Teatri di Vita, a Borgo Panigale, la nuova Linea Rossa del tram si estenderà da est a ovest e toccherà quattro quartieri della città di Bologna. Il primo capolinea è il Terminal Emilio Lepido a Borgo Panigale; il secondo è il Michelino, in zona Fiera, e l’ultimo è quello del CAAB, alla Facoltà di Agraria del Pilastro.
Per l’80%, il tracciato della tramvia sarà ad utilizzo esclusivo e riservato al tram, di cui il 90% fuori dal centro storico, dove ovviamente il traffico è più intenso. Con i cantieri, verranno risanati e riqualificati 18 chilometri di nuove strade, con nuova pavimentazione, nuova illuminazione e nuovi sottoservizi.
Con il progetto definitivo sono inoltre diminuite le sottostazioni necessarie all’alimentazione elettrica, sono aumentati gli alberi (saldo di +850 nuove piantumazioni) e quello relativo ai parcheggi (+120).
Ogni fermata sull’intero tracciato (16,5 chilometri) disterà dall’altra meno di 500 metri. Due saranno le stazioni ferroviarie di interscambio (Bologna Centrale e la stazione di Borgo Panigale), 34 le fermate e sei le ciclostazioni dove poter parcheggiare la bicicletta. Dal terminal Emilio Lepido al terminal Fiera ci vorranno 40 minuti (25 fermate), mentre per il terminal della Facoltà di Agraria ci vorranno 52 minuti (30 fermate).
Opere principali
Le opere principali che affiancheranno la costruzione della Linea Rossa saranno diverse: ventitré nuovi edifici di servizio, due depositi tramviari (Borgo Panigale e Pilastro), tre sottopassi (uno pedonale, uno stradale e uno tramviario), le otto stazioni elettriche necessarie all’alimentazione, la costruzione di una nuova rotatoria all’incrocio tra via Marco Emilio Lepido e via De Gasperi necessaria alla costruzione del sottopasso De Gasperi, opere di adduzione stradale nelle zone di via Bragaglia e caduti di Amola e la ristrutturazione della zona di via Riva Reno.
Quest’ultima merita un piccolo approfondimento: qui cambierà anche il paesaggio della via, dato che il canale sarà scoperto e ai suoi lati saranno costruiti dei camminamenti e degli attraversamenti pedonali che collegheranno le due sponde del canale. “Nella zona di San Felice-Riva Reno confermiamo la scelta di scoprire una parte del canale – ha detto all’incontro Valentina Orioli, assessora del Comune alle Infrastrutture e alla Nuova Mobilità –. Con le nuove piantumazioni avremo quindi più acqua, considerato anche la riapertura della centrale del Cavaticcio, e più verde, due fattori importanti per l’isola di calore estiva che conosciamo bene”.
I cantieri
Una delle sfide più difficili che l’amministrazione dovrà affrontare sarà sicuramente quella dei cantieri. Nei prossimi tre anni, i cantieri saranno sparsi in tutta la città e naturalmente non mancano già le prime lamentele. “Saranno cantieri intelligenti – risponde Lepore a proposito delle preoccupazioni dei cittadini sui disagi dovuti ai vari cantieri che saranno presenti in città – ma grazie all’organizzazione dei lavori i disagi saranno ridotti al minimo. La circolazione delle strade sarà garantita e ci saranno anche delle risorse per gli esercenti”, in riferimento agli esercizi più colpiti dalla presenza dei cantieri”.
Linea Rossa del tram, così avanzeranno i cantieri in città
L’intera tramvia della Linea Rossa è stata suddivisa in sette macrocantieri, di cui tre – in prossimità dei tre capolinea – saranno permanenti (quello di Borgo Panigale durerà 45 mesi, gli altri due leggermente meno):
- Cantiere A – Terminal Emilio Lepido di Borgo Panigale
- Cantiere B – Borgo Panigale-Porta San Felice
- Cantiere C – Centro storico (Porta San Felice, via Riva Reno, via Indipendenza)
- Cantiere D – Bolognina (ponte Matteotti, piazza dell’Unità)
- Cantiere E – Bolognina-Fiera
- Cantiere F – San Donato-Pilastro (viale della Repubblica, Pilastro, CAAB, Terminal Facoltà di Agraria)
- Cantiere G – opere complementari (Borgo Panigale, area via Caduti d’Amola, via Bragaglia)
A loro volta, i sette macrocantieri saranno suddivisi in cantieri più piccoli che saranno realizzati in diversi momenti per permettere di mantenere aperta la viabilità e garantire maggiore flessibilità in caso di imprevisti.
Piantumazioni e parcheggi
Due dei punti focali del progetto della Linea Rossa riguardano la piantumazione di nuovi alberi e piante e i parcheggi. Come detto, il saldo per entrambi alla fine dei lavori sarà positivo: +850 piantumazioni (1528 le piantumazioni in totale) e +120 parcheggi.
A proposito dei parcheggi, verranno costruite ex novo o ristrutturate 19 aree parcheggio, a cui si aggiunge il parcheggio interrato di via Manuzio. Nei due parcheggi di interscambio (Emilio Lepido e Michelino) i posti saranno 388 senza considerare quelli al terminal Borgo Panigale e a questi si aggiungono i sei parcheggi per le biciclette che sorgeranno lungo tutta la tramvia.
Risvolto sociale
Alla fine dell’incontro, il sindaco Matteo Lepore ha riassunto i pro del progetto tram, a partire dal valore sociale insito nell’accorciare le distanze tra centro e periferia, sia metaforicamente che geograficamente: “Quei 110mila passeggeri che si sposteranno ogni giorno avranno la libertà di scegliere dove spostarsi. Avranno la possibilità di andare a teatro, come quello in Fiera che inaugureremo domani che è accanto all’Europa Auditorium, o visitare un museo come quello dei bambini che realizzeremo al Pilastro, o decidere di andare a Borgo Panigale, una zona che si sta arricchendo di nuovi progetti”. Per Lepore, il tram aiuterà a ripensare “le periferie, che non saranno solamente un luogo dove le persone vanno a dormire e basta. Non saranno solo i residenti di Borgo Panigale ad andare a Bologna ma anche il contrario. Noi dobbiamo riuscire a cambiare questa geografia sociale. Dobbiamo avere l’obiettivo che Bologna non sia solo il suo centro storico ma vogliamo che tutti si sentano bolognesi e non persone escluse perché fuori dal perimetro centrale. I confini di Bologna, sia con le scelte politiche che con opere come il tram, si stanno allargando. Non vogliamo occuparci solamente di chi vive nel centro storico, ma di tutti. Io ho parlato di Città Metropolitana: dall’Appennino alla pianura di Imola. La strada è lunga ma per accorciarla abbiamo bisogno di investimenti come il tram”.
Le intenzioni green dell’amministrazione sono chiare: “Vogliamo far capire alle persone che esiste un’alternativa all’automobile ed esiste un’alternativa alle due automobili che in media ogni famiglia possiede. È possibile scegliere di avere una città meno inquinata e la strada è quella di offrire alternative. Per farlo, dobbiamo presentare progetti come questo”.
L’attenzione dell’amministrazione non si concentrerà solamente ai privati cittadini ma anche, e soprattutto, agli esercenti che in misure diverse saranno svantaggiati dalla presenza dei cantieri. Per questo, la giunta comunale ha pensato ad un contributo per gli esercenti: “Insieme alle associazioni di categoria ci confronteremo sulle esigenze degli esercenti coinvolti. Naturalmente i cantieri non interesseranno tutte le attività per tutti i tre anni, ma staremo davanti ai negozi per pochi mesi. Il primo anno gli esercenti convolti saranno solo qualche decina; quindi, ci sarà il tempo di confrontarci. Con loro potremmo fare dei progetti insieme e magari per alcuni di loro potrebbe essere anche l’occasione di fare alcuni lavori che vengono rimandati da tempo. Altri, confidando nel contributo del Comune, potrebbero anche decidere di rimanere chiusi per un po’. Con i cantieri di via dei Carbonesi e con il grande cantiere in Ugo Bassi-Rizzoli abbiamo cambiato il centro di Bologna e abbiamo svoltato l’economia. Abbiamo quindi già affrontato la questione dei cantieri e credo che oggi nessun negoziante tornerebbe indietro. Anzi, è proprio da loro che a volte vengono nuove pedonalizzazioni e nuove chiusure temporanee. Nessuno può pensare che l’economia migliori con la doppia fila rispetto alla fermata del tram. Avere una fermata del tram davanti al negozio è meglio che contare sulle auto in doppia fila: il tram porta molta più gente che l’auto, è matematico. Dopo i cantieri - conclude Lepore - la qualità della vita e dell’economia sarà migliore e i negozianti devono sapere che noi ci siamo”.
Partecipazione
Infine, il Comune ha pensato a diversi modi per alimentare il confronto e rispondere ad ogni interrogativo di cittadini e city-user:
- Info point fisici presso i cantieri lunedì-venerdì 9-13
- Call center per tutta la durata dei lavori lunedì-venerdì 9-18
- Contatto per emergenze attivo h24 7/7gg
- Website con chatbot e Faq App con notifiche su viabilità
- Instant pillole video su info e viabilità diffuse via social
- Porta a porta per comunicazioni puntuali
- Pannellature di cantiere come dispositivo di comunicazione
I Consigli di Quartiere aperti sul tram
- Borgo Panigale-Reno: lunedì 20 febbraio alle 20:30
- San Donato San Vitale: giovedì 2 marzo alle 18.30
- Navile: lunedì 6 marzo alle 18
- Porto-Saragozza: martedì 14 marzo alle 18.30