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Lunedì, 29 Maggio 2023
Cronaca

Tram Bologna, accolte 13 osservazioni al progetto: "Gli espropri reali sono una quindicina"

Criticità sollevate per piste ciclabili e acceso disabili alle fermate. Per ora il bilancio sul verde è positivo, il comune: "Arriveranno alberi anche in via Saffi"

Sulle 58 osservazioni presentate sul progetto definitivo della prima linea del tram di Bologna, il Comune ne ha accolte 13; altre 33 sono quelle "parzialmente accolte", mentre 11 risultano "non accolte" e due sono state ritenute non pertinenti. Lo riferisce il tecnico comunale Giancarlo Sgubbi, Responsabile unico del procedimento (Rup), durante la commissione consiliare che oggi ha avviato l'esame della delibera sulla localizzazione urbanistica dell'opera.

Al contempo, nell'ambito della Conferenza dei servizi sono 37 i pareri finora pervenuti dai vari soggetti coinvolti: iter quasi concluso, perché si parla della "quasi totalità dei pareri che aspettavamo", spiega Sgubbi. Le controdeduzioni saranno raccolte in un documento che verrà presentato nell'ultima seduta della Conferenza, prevista dopo il voto del Consiglio sulla delibera urbanistica.

Per quanto riguarda invece le procedure di esproprio, sono state inviate 2.647 le comunicazioni corrispondenti a 305 proprietà: ma "gli espropri reali sono una quindicina", precisa Sgubbi. Il resto è la somma di semplici servitù (circa 50, ad esempio per la collocazione di ganci sugli edifici per tendere le linee aeree di alimentazione) e di un "riordino" formale che riguarda marciapiedi o altre aree adiacenti alla carreggiata "che pur essendo oggi di fatto già ad uso pubblico, non sono catastalmente del Comune".

Numeri che comunque "andranno a calare in maniera consistente -continua il Rup- perché abbiamo accolto le osservazioni che non comportano una compromissione della funzionalità del progetto": questo riguarda, ad esempio, alcune aree su cui insistono stalli auto privati.

Non sono state invece accolte le osservazioni sugli espropri sostanziali che, spiega Sgubbi, riguardano in gran parte l'area su cui sorgerà il deposito di Borgo Panigale dove si prevede anche l'abbattimento di tre ruderi. Altri espropri effettivi sono riferiti alla realizzazione di due nuove bretelle per collegare via Bragaglia a via De Gasperi e via Caduti di Amola alla zona di viale Togliatti: qui, in particolare per il collegamento tra via Caduti di Amola e la rotonda Croce, è stata apportata una modifica al progetto pubblicato a novembre per tenere conto del parere espresso da Autostrade; è l'unica modifica rilevante intervenuta in questi mesi, assicura Sgubbi, per il resto il progetto definitivo "non è mutato".

Resta ancora da definire, invece, il destino dell'ex Dazio di via Emilia Ponente che il Comune prevede di abbattere per riordinare e estendere il parcheggio circostante: sulla base di un'istruttoria della Soprintendenza deve esprimersi una commissione ministeriale e si attende il pronunciamento, ma se arriverà l'indicazione di salvare l'edificio sara' modificata solo la riorganizzazione del progetto senza intoppi per il tram.

BIlancio alberi positivo: "Alberi anche in via Saffi"

C'è poi il capitolo verde. Il Comune fin dall'inizio ha assicurato che per ogni albero da abbattere ne sarebbero stati piantumati due e i numeri forniti oggi lo confermano: 591 abbattimenti e 1.337 reimpianti con un saldo positivo di 746 alberi.

"Un bilancio arboreo enormemente positivo", afferma Claudio Savoia del settore Verde di Palazzo D'Accursio, sottolineando che nuovi alberi arriveranno anche "dove non ce ne sono mai stati", ad esempio in via Saffi. "Le nuove alberature assorbiranno 4.206 tonnellate di Co2 rispetto alle 1.500 assorbite dagli alberi oggetto di abbattimento", spiega Savoia.

Dato che si aggiunge alle 50mila tonnellate di Co2 in meno che il tram si stima possa produrre grazie al trasferimento di spostamenti dai mezzi privati ad un mezzo pubblico ed elettrico: dato "estremamente significativo", assicura Savoia, per una performance ambientale complessiva che risulta "nettamente positiva".

Di fronte alla mole di elementi portata oggi in commissione, con 84 documenti allegati alla delibera, Francesco Sassone (Fdi) chiede "chiarezza sulla tempistica" di approvazione ed eventualmente "più tempo per poter valutare" il dossier. Punto su cui chiede attenzione anche Francesca Scarano (Lega). Ma con questa delibera "non si discute del progetto, che è già andato in commissione e ci sono le osservazioni. Il progetto è quello, punto", avverte l'assessore alla Mobilità, Claudio Mazzanti.

La consulta della bicicletta: "Mancano lunghi tratti ciclabili"

Alla luce del progetto definitivo per la realizzazione della prima linea del tram di Bologna, la Consulta comunale della bicicletta "prende atto del grande lavoro fatto per coordinare le varie forme di trasporto, incastrandoci anche la ciclabilità".

Però sono emerse "alcune criticità": alcune osservazioni sono state accolte dal Comune, ma i ciclisti chiedono uno sforzo in più nella progettazione esecutiva. A riferirlo a nome della Consulta è Emanuele Caprara, partecipando oggi alla commissione consiliare che ha discusso la delibera sulla localizzazione urbanistica dell'opera.

Le "criticità" notate dalla Consulta riguardano soprattutto la sovrapposizione della linea rossa con "tre assi fondamentali del Biciplan- spiega Caprara- e cioè quelli verso via Emilia Ponente, via Corticella e via San Donato". Questo ha suscitato "preoccupazione soprattutto per quanto riguarda la necessità di garantire la continuità dei percorsi", continua il rappresentante della consulta.

Ad esempio, Caprara cita l'assenza di un percorso ciclabile "per lunghi tratti" in zona Santa Viola, la presenza di "punti critici" in corrispondenza di alcuni ponti o la permanenza della compresenza di ciclisti e pedoni sul marciapiede in zona San Donato.

Per questo la Consulta ha presentato diverse osservazioni e ne è seguito un confronto "serrato" ma "utile" con i tecnici comunali, riferisce Caprara: alla fine, alcune osservazioni sono state accolte e "altre più sostanziali no, ma ci sono anche degli impedimenti oggettivi o comunque molto importanti di cui abbiamo preso atto". A questo punto, la Consulta chiede che nella progettazione esecutiva si agisca per "aumentare il più possibile gli spazi e la segnalazione dei percorsi ciclabili", anche tenendo conto delle nuove leggi che riducono i vincoli.

Il garante dei disabili Sosio: "Ci sono ancora cose da sistemare"

Sul tema della fruibilità del tram da parte delle persone disabili il garante del Comune, Egidio Sosio, ha segnalato delle criticità. Almeno, "c'e' ancora del tempo", sottolinea Sosio: "Avevo già dato mesi fa la disponibilita' mia e del tecnico che lavora con me e la ribadirei per fare un'analisi piu' puntuale del progetto" e individuare "suggerimenti utili a rendere più fruibile e accessibile l'opera".

Il disability manager "in via immediata" intende inviare un "vademecum di interventi e soluzioni di massima per agire in funzione del progetto esecutivo", ma Sosio vorrebbe riuscire ad intervenire anche prima dell'approvazione di quello definitivo.

L'obiettivo è colmare alcune lacune che, principlamente, secondo Sosio sono dovute al fatto che nella progettazione "sono conteplate alcune tipologie di disabilità mentre altre sono un po' sottovalutate". Sicuramente finora "è stato fatto un grande lavoro di consultazione", riconosce Sosio, ma nel caso della disabilità questo non basta perché servono "soluzioni tecniche che vanno verificate e integrate in fase di costruzione del progetto". Ad ogni modo, "sono convinto che riusciremo a sistemare la maggior delle questioni", è ottimista il disability manager.

Guardando alla realizzazione del tram "concordiamo assolutamente sul fatto che ci debba essere attenzione su questi temi e non riteniamo assolutamente sia un orpello", assicura replicando Sgubbi.

Il tecnico comunale cita in particolare il tema delle fermate, sottolineando che eventuali suggerimenti potranno essere affrontati su due piani: con risposte "standardizzate" rispetto a questioni che riguardano il modello di banchina in sé e poi con verifiche più puntuali che dovessero rendersi necessarie in riferimento alle specifiche localizzazioni lungo il tracciato. (Pam/ Dire)

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