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Cronaca San Vitale / Via del Parco

Cittadella giudiziaria, ticket Merola-Orlando: 'Decisione entro l'estate'

Schierati entrambi dalla stessa parte nel congresso Pd, sia il Sindaco che il Ministro della Giustizia aprono di fatto ai desiderata degli avvocati bolognesi, in agitazione per l'annunciato progetto di trasferire parte degli uffici giudiziari alla caserma 'ex-stamoto' di via del Parco

Il ministro e il sindaco, uniti per risolvere il nodo 'cittadella giudiziaria'. La presenza in città del guardasigilli in qualità di candidato segretario al congresso Pd ha portato alla ribalta la questione del maxi-trasloco della giustizia bolognese, che da mesi vede contrapposti gli interessi di Comune, Demanio e Ordine forense.

"Siamo al lavoro con il Comune e l'Agenzia del Demanio per individuare una soluzione che unifichi gli uffici ed eviti spese fuori controllo". Dunque, "c'e' un tavolo aperto -assicura Orlando- e c'è la disponibilità ad ascoltare le esigenze di tutta la città, anche degli avvocati".

Una apertura quindi, alle richieste degli avvocati bolognesi, che nei giorni scorsi avevano fatto sentire la loro voce riempiendo il teatro Duse contro la decisione di ristrutturare i locali della Ex-caserma STamoto di via del Parco, zona Massarenti, per poi trasverirvi parte degli uffici giudiziari. 

Anche il sindaco Merola, schierato dalla stessa parte del ministro nella competizione interna al Partito Democratico, decide di esprimersi sulla questione. Già in passato si era espresso a favore dell'opzione Stamoto, invisa agli avvocati, ma un punto di incontro potrebbe essere proprio l'unificazione degli uffici giudiziari, trasferendoli in toto in via del Parco.

"C'è un'opzione che riguarda la possibilità di trasferire tutto e un'opzione che pensa solo all'attuale Tribunale. Occorre che assieme all'Agenzia del Demanio si faccia un piano di fattibilità effettiva per valutare entrambe le ipotesi", scandisce il sindaco, che cerca di tranquillizzare gli avvocati in subbuglio. "Riusciremo a dare una risposta, ma prima ci vuole un piano di fattibilità perché l'ipotesi di portare tutto alla Stamoto richiede un piano di fattibilità e, soprattutto, rispetto ai 50 milioni previsti, si va a 300 milioni", spiega Merola. "Sarà bene che ci sia questo piano di fattibilità, mi sembra serio l'atteggiamo del ministro su questa questione. Le diverse posizioni si potranno confrontare su una proposta", conclude il primo cittadino.

Intanto, orfana del suo capogruppo in consiglio comunale Manes Bernardini, anche Insieme Bologna si inserisce nel dibattito e domani, alle 10 nella sala stampa del Comune illustrerà -assiema a cinque punti programmatici del dopo Bernardini- la sua opposizione al traferimento alla Ex-Stamoto, in favore di un'altra ingrombrante 'ex', la sottoutilizzata Staveco. (Dire)

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