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Cronaca

Mobilità: in Appennino nasce il servizio di trasporto a chiamata

Collegamento tra le frazioni, i centri maggiori e le località turistiche

Per "incrementare il trasporto pubblico e collegare meglio sia le frazioni con la stazione e i centri maggiori sia le località turistiche" nasce il servizio di trasporto a chiamata in Appennino.

È uno degli obiettivi del progetto europeo 'Smacker', finanziato dalla Commissione europea con 2,1 milioni di euro, che ha preso il via a Bologna nei giorni scorsi. Il progetto triennale "studiera', seguendo il percorso dettato dal Piano urbano della mobilità sostenibile, le problematiche di mobilità delle aree periferiche e rurali", attuando "azioni di promozione di servizi di trasporto pubblico flessibili per il collegamento dei sistemi locali e regionali ai principali corridoi e nodi di trasporto".

'Smacker' coinvolge 9 partner da sei Paesi europei. A livello locale, Srm "avviera', in collaborazione con Itl (l'Istituto sui trasporti e la logistica), un progetto pilota che interesserà l'area dei Comuni montani dell'Alto Reno e che vedrà da un lato una serie di misure di promozione della mobilità sostenibile, e dall'altro la pianificazione e la sperimentazione del servizio di trasporto a chiamata". L'avvio del progetto pilota, fa sapere la Città metropolitana, "è previsto nel corso del 2020", e i partner del progetto "si sono riuniti per la prima volta a Bologna in occasione dell'incontro di lancio il 7 e l'8 maggio, occasione per avviare la cooperazione transnazionale fra i nove partner- provenienti da Italia, Austria, Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia- e per condividere gli obiettivi e le aspettative legati al progetto". (dire)

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