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Cronaca

Treni AV prenotazione obbligatoria, pendolari protestano: 'Noi restiamo a piedi'

Non va giù la novità a chi, per lavoro o studio, si trova costretto a viaggiare due volte al giorno su treni 'dove la gente resta in piedi perchè non c'è posto per tutti'. Il comitato pendolari sbotta: "Come è possibile pensare che la prenotazione obbligatoria sia una soluzione al problema?"

Da luglio sui treni ad Alta Velocità diventa obbligatoria la preventiva prenotazione del posto. Chi ne sarà sprovvisto resterà a piedi. I pendolari non ci stanno, emergono infatti alcuni punti che destano "forti interrogativi" in chi è costretto a viaggiare in treno due volte al giorno per recarsi al lavoro e tornare a casa.  

Innanzitutto una constatazione "forse un po’ banale ma necessaria - sottolinea il Comitato dei pendolari - se molte persone sono costrette a viaggiare in piedi, è perché non ci sono posti a sedere disponibili per tutti.   Questo è un dato di fatto evidente a tutti, abbonati e non: ci chiediamo quindi come sia possibile pensare che la prenotazione obbligatoria sia una soluzione al problema. Tale opzione, infatti, permetterà a quei pochi pendolari che avranno la fortuna di riuscire a prenotare di viaggiare comodamente seduti. Gli altri resteranno a piedi anziché in piedi".

Altro punto contestato dai pendolari è che il numero di viaggi possibili risulterebbe limitato. "A oggi, il sito internet di trenitalia.it nelle condizioni di abbonamento AV scrive: “Gli abbonamenti si rilasciano per relazioni fino a 1000 Km sia in prima che in seconda classe, hanno validità mensile solare e consentono un numero illimitato di viaggi sulla relazione prescelta sui treni Alta Velocità Frecciarossa e Frecciargento.”  
Dal primo luglio il numero di prenotazioni effettuabili saranno due al giorno: una per l’andata e l’altra per il ritorno. In questo caso - i pendolari fanno notare - c'è "una notevole diminuzione delle prestazioni offerte a fronte dell’acquisto del medesimo titolo di viaggio. Tale diminuzione del servizio offerto non è affatto compensata dalla gratuità della prenotazione del posto, diversamente da quanto potrebbe essere dedotto da una frase come quella riportata nel comunicato “L’assegnazione sarà gratuita, compresa nel prezzo dell’abbonamento”: ricordiamo una recente dichiarazione pubblicata sul quotidiano La Stampa rilasciata dal Direttore Passeggeri dell’Alta Velocità, Gianfranco Battisti, in cui le nuove regole di prenotazione sarebbero state contestuali a un adeguamento tariffario del 15%. Adeguamento che, tradotto, sarebbe un aumento del prezzo di un abbonamento di seconda classe pari a 45 euro mensili, contro i 30 euro – facoltativi! - che si spenderebbero ad oggi come sovraprezzo per due prenotazioni giornaliere durante i giorni lavorativi nell’arco di un mese solare".  

Se per Trenitalia le nuove regole sulla prenotazione sono necessarie a “migliorare la qualità complessiva del servizio e la sicurezza a bordo”, per i pendolari il servizio, invece, risulta così "impoverito e/o non accessibile, mentre la sicurezza a bordo va a scapito della sicurezza di un posto di lavoro".

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