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Coronavirus, la denuncia: "No norme anti-covid sui treni", la replica: "Non è vero" | VIDEO

Immediata la replica di Trenitalia-Tper e dell'assessore Corsini al sindacato Faisa-Cisal

I sindacati denunciano carenze nelle misure di sicurezza anti-Covid sui treni locali dell'Emilia-Romagna e si dicono pronti allo sciopero se non verrà posto rimedio. E' il segretario regionale della Faisa-Cisal, Maurizio Buzzoni, a chiedere l'intervento del prefetto di Bologna e della Regione "per imporre a Trenitalia-Tper il pieno rispetto delle norme", tutto questo "a garanzia della sicurezza sanitaria dell'utenza e dei lavoratori". Secondo la sigla dei ferrovieri  - come riporta l'agenzia Dire - la nuova azienda unica del trasporto locale "non sta adottando le dovute norme e linee guida per le misure di contenimento per la Fase 2 dell'emergenza Covid-19 per il trasporto pubblico ferroviario".

Tutto ciò "risulta una palese violazione delle norme in oggetto e dei contenuti del decreto" della Regione "in merito alla predisposizione delle necessarie comunicazioni a bordo dei mezzi anche mediante apposizione di cartelli che indichino le corrette modalità di comportamento dell'utenza, per il mantenimento del distanziamento sociale, per le operazioni di salita e discesa dei passeggeri e per gli obblighi dell'utenza nel rispetto delle regole e dell'utilizzo dei Dpi individuali", cioè le mascherine. "Si può vedere e constatare - si legge nella comunicazione al Prefetto - che non vi è nessuna indicazione nelle sedute e nei corridoi per il distanziamento sociale, nessuna indicazione interna per i comportamenti e l'obbligo dei Dpi individuali per l'utenza e nessuna cartellonistica interna ed esterna sulle porte per l'utilizzo in salita o discesa con le dovute istruzioni". 

Su questo  interviene anche il Movimento 5 stelle regionale che chiede di pretendere da Tper il rispetto delle norme di sicurezza individuate per l'emergenza Coronavirus a bordo dei treni che viaggiano sulle linee regionali. La consigliera regionale Silvia Piccinini scrive in una nota: "La situazione descritta dai sindacati sulla mancanza di comunicazione a bordo dei mezzi, l'assenza di cartelli che indichino le corrette modalità di comportamento e l'inesistente segnaletica per le operazioni di salita e discesa dei passeggeri è molto grave" spiega Piccinini.

In una fase così delicata, dove l'utilizzo dei mezzi del trasporto pubblico da parte dei cittadini può essere ostacolato dalla paura di una più rapida diffusione del contagio, non possono essere tollerate situazioni di questo genere". "Chi non applica scrupolosamente tutti gli accorgimenti individuati per garantire sicurezza ai passeggeri - scrive la 5 stelle in una nota - produce un danno che rischia di essere davvero irreparabile. Perché quelle stesse persone, non sentendosi al sicuro a bordo di un treno, in futuro sceglieranno di muoversi con la propria auto, contribuendo così ad aumentare il traffico sulle nostre strade e a peggiorare la qualità della nostra aria".

Per questo Piccinini ha rivolto una interrogazione alla giunta Bonaccini. "Visto che stiamo parlando di una società pubblica, della quale la Regione detiene la metà delle quote, crediamo che il rispetto delle regole sia la condizione davvero minima che ci si possa aspettare. Non si può chiedere alle fabbriche, ai bar e ai ristoranti di fare ciò che poi il pubblico non fa".

Norme anticovid sui treni: la precisazione di Trenitalia-Tper

Nel pomeriggio è arrivata la precisazione del consorzio Trenitalia-Tper, che garantisce il completamento dell'adeguamento della flotta di treni regionali entro la prossima settimana, ma allo stesso tempo definisce le accuse "prive del benché minimo fondamento". Qui di seguito la nota completa.

"A seguito del DPCM del 26 aprile scorso, Trenitalia Tper ha immediatamente avviato un piano di progressivo allestimento dell’intera flotta per facilitare il rispetto delle norme previste, a garanzia della sicurezza sanitaria dei passeggeri e del personale. Contestualmente, attraverso la diffusione di specifici e ripetuti annunci, è stata assicurata a bordo treno una costante informazione in merito alle corrette condotte da assumere secondo le disposizioni vigenti, fra cui l’obbligo dell’uso della mascherina.

Sempre nella logica di garantire le condizioni più idonee a tutelare la salute di dipendenti e viaggiatori, su tutti i treni regionali dell’Emilia Romagna sono in corso di installazione  25 km di nastro calpestabile per segnalare i percorsi di uscita, 25mila bolli con pittogramma per il mantenimento della distanza sociale, 35mila marker per i sedili da non utilizzare, 5.200 adesivi per contrassegnare le porte di salita e discesa e 2.500 decaloghi con le norme di comportamento. Numeri che testimoniano come le attività di adeguamento dell’intera flotta siano pressoché impossibili in poco meno di due settimane, nonostante gli sforzi e l’impegno del personale di Trenitalia Tper.

Nonostante il ridottissimo tempo a disposizione, ad oggi, è stato già allestito oltre il 50% dei convogli, percentuale che sale all’80% sulle linee più frequentate (Bologna/Piacenza -Milano, Bologna/Rimini -Ancona, Bologna-Porretta e Bologna – Prato).

Ogni giorno vengono allestiti dieci treni ed entro la fine della prossima settimana sarà attrezzato il 100% dei treni.

In aggiunta a ciò, fin dai primi giorni dell’emergenza, Trenitalia Tper ha, inoltre,  potenziato le procedure per l’igiene e la sanificazione dei propri treni, anche con l’installazione a bordo di dispenser di disinfettante per mani, e ha dotato il personale di bordo (capitreno e macchinisti) di equipaggiamento protettivo (mascherine chirurgiche, guanti e salviettine igienizzanti) e di kit di emergenza (mascherine FFP2, guanti e sacchetti monouso) per la gestione di eventuali emergenze sanitarie in treno.

Assolutamente fondamentali ai fini dell’efficacia delle misure adottate, sono, ovviamente,  il senso civico e la responsabilità sociale di ogni singolo viaggiatore oltreché la collaborazione con il personale ferroviario.

Sono pertanto prive del benché minimo fondamento le accuse mosse dalla singola organizzazione sindacale FAISA-CISAL (peraltro non firmataria del contratto di lavoro vigente in Trenitalia Tper) nei confronti dell’azienda che si riserva di valutare l’adozione, presso tutte le sedi opportune, di tutte le azioni ritenute idonee a tutelare la propria posizione".

Interviene anche l'assessore Corsini: "Si rispettano le regole, polemica pretestuosa"

L'Emilia-Romagna sta garantendo con ogni mezzo la sicurezza dei viaggiatori. In tempi rapidissimi sono stati adeguati alle disposizioni anti Covid-19, il 50% dei convogli, l’80% di quelli sulle linee più frequentate (Bologna/Piacenza -Milano, Bologna/Rimini -Ancona, Bologna-Porretta e Bologna – Prato). Ogni giorno vengono allestiti 10 nuovi treni ed entro la fine della prossima settimana sarà attrezzato il 100% dei convogli".

L’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Andrea Corsini, risponde così alle dichiarazioni di un sindacato in merito alla mancanza di misure a contrasto della pandemia a bordo dei treni regionali Trenitalia Tper. "Una polemica ingiusta e pretestuosa che ha il solo scopo di ostacolare la ripartenza dell’Emilia-Romagna e di mettere in cattiva luce un sistema che funziona e che, da inizio emergenza, ha garantito ogni giorno la mobilità delle persone con grande spirito di servizio- spiega Corsini-. È davvero inaudito che si utilizzino fotografie di un solo treno per mettere in discussione il lavoro enorme messo a punto da Trenitalia Tper in nemmeno due settimane sull’intera rete regionale. La salute dei viaggiatori è per noi al primo posto e siamo impegnati fin dall’inizio della pandemia a garantirla con ogni mezzo. Cerchiamo di essere tutti responsabili - chiude l’assessore - e di fare ognuno la nostra parte per evitare il contagio invece di perdere tempo ad alimentare questioni prive di ogni fondamento".

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