rotate-mobile
Cronaca Centro Storico / Via Luigi Carlo Farini

Tribunale, misure di sicurezza inasprite. Avvocati: 'Controlli straordinari cessino'

Da venerdì inaspriti i controlli nei confronti dei legali, costretti a passare le proprie borse sotto il metal detector. Sindacato avvocati: 'Non c'è bisogno di nuove regole, che ben facilmente potranno creare giustificati malumori e prevedibili disagi"

Sì alle misure di sicurezza eccezionali, ma solo fino al commiato delle vittime dei fatti di Milano. Dopo di allora è necessario che rientrino in vigore le norme ordinarie per gli accessi al Tribunale di Bologna che prevedono una corsia preferenziale per gli ''operatori del diritto'', magistrati ma anche avvocati.
E' quanto chiede il sindacato degli avvocati di Bologna al presidente del Tribunale, Francesco Scutellari, affinchè a Palazzo Pizzardi venga ripristinato lo status quo, precedente al giro di vite che venerdì ha inasprito i controlli nei confronti dei legali, costringendoli a passare le proprie borse sotto il metal detector. La richiesta del sindacato degli avvocati passa per una comunicazione formale inviata da Giovanni Delucca a Scutellari e anche alla stampa. "Fino al commiato delle vittime è comprensibile vi possano essere, e forse vi debbano essere, misure transitorie ed eccezionali circa gli accessi al nostro Tribunale, ma dopo occorrerà  tornare a vivere nell'ordinarietà dell'applicazione delle regole", scrive Delucca. Ma dopo le cose devono cambiare: "Per quando il commiato si sarà compiuto, quindi, desideriamo chiedere sin da subito che rientrino in vigore le norme ordinarie per gli accessi al Tribunale".

Quanto accaduto a Milano, per il sindacato degli avvocati di Bologna, "è stato davvero un trauma forte e doloroso". Tuttavia, scrive Delucca, "siamo dell'opinione che non vi sia bisogno di nuove regole, che ben facilmente potranno creare giustificati malumori e prevedibili disagi".

Le regole ci sono e basta applicarle, è convinto il sindacato degli avvocati, non servono inasprimenti. Ed è giusto che siano previste corsie preferenziali per gli operatori del diritto, a patto che si qualifichino.
La regola ordinaria, dice Delucca, è quella del "passaggio sistematico al metal detector di tutti coloro che accedono all'edificio, mentre l'eccezione dovrebbe essere per quegli ''operatori del diritto'', personale, magistrati e avvocati, che all'accesso provvedano ad esibire al personale di vigilanza un documento identificativo". E' "doveroso" che chi richiede "un trattamento diversificato" dal resto degli utenti, aggiunge il sindacato, "debba rigorosamente qualificarsi". Ma non è giusto essere trattati in modo differente dai magistrati, anche perchè a Milano l'avvocato ucciso è "la prima vittima".  E ancora: "Sarebbe difficile non cogliere in un eventuale trattamento diversificato tra le diverse componenti degli ''operatori del diritto'', una forzatura ed un errore", si legge nella nota. Se le misure straordinarie di questi giorni, peggiorative per i soli avvocati, dovessero essere mantenute, conclude Delucca, "non potrebbe non essere percepita come un doloroso vulnus, che colpirebbe una sola categoria professionale, che è senza colpe ed è in lutto"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tribunale, misure di sicurezza inasprite. Avvocati: 'Controlli straordinari cessino'

BolognaToday è in caricamento