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Cronaca Centro Storico / Via Luigi Carlo Farini

Nuovo Tribunale in via Farini: inaugurato alla presenza del Ministro Severino

Cosi il ministro: "Credo che la soluzione della responsabilità indiretta sia la più coerente con l'assetto europeo di oggi per la responsabilità del magistrato". Contestazioni dagli avvocati: "Avremmo preferito che al ministro venissero mostrati i disagi"

Inaugurato questa mattina il nuovo Tribunale di Bologna, Palazzo Legnani Pizzardi, in via  Farini, al civico 1.  Alla  cerimonia presente il Ministro della Giustizia, Paola Severino, accolta da una rappresentanza di figure istituzionali locali, in testa il sindaco Virginio Merola.
"Credo che la soluzione della responsabilità indiretta sia quella più coerente con l'assetto che oggi vi è in Europa per la responsabilità del magistrato", così ha esordito il ministro, continuando: "Tutte le altre soluzioni hanno delle cadenze veramente di carattere tecnico sulle quali stiamo ancora discutendo".

Al ministro era stato chiesto della possibilità di stralcio dell'emendamento Pini. "Il problema di certe riforme è in parte tecnico e in parte politico - ha risposto - dal punto di vista tecnico le soluzioni possibili sono tante: quella dello stralcio è una. Sotto il profilo politico bisogna trovare delle intese perché c'é un emendamento che è stato votato alla Camera e adesso il provvedimento va al Senato". E dunque "se si auspica che in qualche modo il Senato possa modificarne la portata, bisogna tener conto del fatto che sarà comunque il parlamento a decidere".

CONTESTAZIONI. "Parafrasando Cavour, non si può non dire che dopo aver fatto il Palazzo, è ora il momento di fare il Tribunale". Lo ha scritti polemicamente l'associazione sindacale avvocati di Bologna ed Emilia-Romagna, in vista dell'inaugurazione della sede del palazzo di Giustizia "Avremmo preferito - si legge in una nota - che al ministro venissero mostrati i disagi e le carenze che proprio il ministro ha come compito di rimuovere, fornendo le risorse per offrire un servizio efficiente e funzionale alla collettività cittadina, nel gradimento e nella soddisfazione di coloro che lo frequentano, per primi gli avvocati, che sono soggetti al pari indispensabili nella giurisdizione". Davvero, domanda retoricamente il sindacato degli avvocati che fa riferimento all'Anf (associazione nazionale forense) "alla giustizia serve un palazzo prestigioso, bello e fruibile, se mancano commessi, cancellieri e giudici? Se gli avvocati sono costretti a lunghe attese anche all'aperto per accedere agli uffici?".

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