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Fideiussioni convenienti, ma senza coperture: la Finanza arresta 45enne

Smantellata definitivamente una rete di broker già balzata alle cronache due anni fa: la sede fittizia allora trovata in una via del Quadrilatero. Stimati danni economici a privati ed enti pubblici per 20 milioni

Una rete di broker che offriva fideiussioni convenienti, ma senza autorizzazione e le adeguate coperture finanziarie. La guardia di Finanza di Bologna ha smantellato definitivamente una rete di broker e arrestato il membro considerato l'amministratore di fatto dell'organizzazione, un 45enne di Latina residente a Cassino. 

Le accuse per lui, avanzate dal pm Marco Forte e avvallate dal Gip Alberto Gamberini che ne ha autorizzato l'arresto sono di aver "ideato, organizzato e promosso un’associazione per delinquere dedita all’emissione di false fideiussioni senza disporre delle previste autorizzazioni ed in carenza delle coperture finanziarie per far fronte alle stesse".

Assieme al 45enne sono stati denunciati 41 broker finanziari: il sodalizio criminale, in 3 anni di operatività, era riuscito a piazzare sul mercato false polizze fideiussorie per circa 20 milioni di euro in danno di soggetti privati ed Enti pubblici. Oltre cinquanta i coinvolti nell'operazione, con accuse che vanno, a vario titolo, dall'esercizio abusivo dell’attività finanziaria, riciclaggio, truffa e bancarotta fraudolenta e sequestrare beni e disponibilità finanziarie per circa un milione di euro.

False Fideiussioni e truffa: la sede della società nel Quadrilatero

Le indagini sono andate avanti per due anni, e sono il seguito dell'operazione 'Carta straccia', che già nel novembre 2016 aveva portato al parziale smantellamento di una rete in tutto e per tutto simile. In quella occasione fu trovato anche l'indirizzo fisico del consorzio fidi, in pieno Quadrilatero. All'epoca l'allora ex amministratore 57enne di diritto si rese irreperibile, ma le Fiamme Gialle lo hanno tratto in arresto a Napoli, dopo sei mesi di ricerche.

Le indagini svolte dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, partite inizialmente dallo sviluppo di mirati controlli antiriciclaggio, hanno permesso di ricostruire il “modus operandi” dell’organizzazione criminale che prevedeva l’individuazione dei potenziali clienti mediante pubblicità sul web o procacciati attraverso una rete di broker compiacenti operanti sull’intero territorio nazionale a cui poi venivano offerte garanzie fidejussorie a prezzi molto vantaggiosi (pari a circa il 50-60% in meno di quelli di mercato).

Alla fine gli ignari contraenti/beneficiari, costituiti sia da soggetti privati che da enti pubblici, convinti di avere tra le mani una polizza di garanzia hanno scoperto, loro malgrado, come in realtà le stesse non fossero altro che “carta straccia” subendo, di conseguenza, gravi danni economici allorquando si sono trovati di fronte all’impossibilità di escutere la fideiussione sottoscritta

In tale contesto, inoltre, le Fiamme Gialle felsinee hanno proceduto al “blocco” di tutti i rapporti bancari e dei beni intestati al 45enne, tra cui un’imbarcazione di circa 10 metri ormeggiata nel porto di Gaeta, per un valore complessivo di circa 500 mila euro.

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