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Cronaca Porto / Via Sabotino

Controllo radiatori porta-a-porta, la truffa si diffonde a macchia d'olio

Nella sola mattinata di ieri altri sette anziani sono finiti nel mirino di sedicenti tecnici, che si dicono inviati dall'amministratore di condominio per effettuare controlli sui termosifoni. La modalità del raggiro è sempre la stessa, ecco come funziona

Nella sola mattinata di ieri altri sette anziani sono finiti nel mirino di sedicenti tecnici, che si dicono inviati dall'amministratore di condominio per effettuare controlli sui termosifoni di casa. E' la truffa che si sta diffondendo in città a macchia d'olio, con velocità. Già mietute numerose vittime, i pensionati sono i soggetti prediletti dai raggiratori.

La modalità è sempre la stessa, che pare seguire un copione scritto, messo in scena probabilmente da più soggetti. I malintenzionati suonano a casa, si presentano come tecnici addetti al controllo dei radiatori, inviati dall'amministratore. Hanno uno strano strumento, con il quale armeggiano intorno ai termosifoni facendo finta di iniettarvi un liquido. Quindi chiedono ai malcapitati di spostarsi in cucina ed aprire i rubinetti per controllare che l'acqua non esca di un colore verde o blu - a seconda del caso. Prima si premurano di allertare le vittime sul fatto che il liquido iniettato nei radiatori e le radiazioni emanate dal macchinino di cui sono dotati possono rovinare la filigrana delle banconote, i monili d'oro, nonchè smagnetizzare la cassaforte. Quindi fanno mettere al 'sicuro' i preziosi in un punto dell'appartamento. E quando le vittime si allontanano per aprire i rubinetti dell'acqua sparisce il tecnico con tutti i preziosi al seguito. Le scuse addotte dai millantatori, certo, paiono banali. Eppure l'escamotage funziona. Prova ne sono le numerose persone già cadute nella trappola.

Solo ieri, nell'arco di un paio d'ore sono stati cinque gli appartamenti 'visitati' da finti tecnici. In tre circostanze il colpo è riuscito coma 'da manuale'.

La prima vittima è stata una ottantenne, raggiunta al proprio domicilio in via Sabotino, intorno alle 9 del mattino. Un uomo - sul metro e sessanta, corporatura robusta, accento meridionale e vestito con abiti da lavoro scuri - le si è presentato appunto come un tecnico addetto al controllo dei termosifoni. Inscenata l'opera come da copione, in questo caso l'uomo non è sparito, ma si è fatto accompagnare dalla sventurata al piano superiore per effettuare la stessa operazione anche presso l'appartamento del secondo piano. Qui ha aperto un'altra ottantenne, che ha lasciato entrare in casa l'uomo senza esitazione. Anche lei, svolte le operazioni di rito ha depositato tutti i suoi preziosi in bella vista. Poi l'uomo, insieme alle due anziane, si è presentato alla porta di un terzo appartamento, sempre nel medesimo stabile. In questo caso, fortunatamente, la padrona di casa, insospettita, non ha permesso all'uomo l'accesso. Quindi andato via il tecnico, le due ottantenni hanno fatto ritorno nei rispettivi appartamenti e a quel punto hanno notato che erano spariti tutti i preziosi e i contanti messi 'al sicuro' sul letto, come raccomandato dal 'tecnico'.
Le donne hanno raccontato alla Polizia - sporgendo denuncia sull'accaduto - di non aver mai perso d'occhio il soggetto mentre era all'interno dei loro appartamenti. Da qui l'ipotesi che possa essersi intrufolato in casa un complice, per far sparire i beni.

Dopo i 'colpi' a segno in via Sabotino, sempre nella prima mattinata di ieri, prima delle ore 11, un altra coppia di anziani, ultrasettantenni, è finita vittima dello stesso raggiro, in via Tamagno. Qui ad agire un uomo descritto come un italiano, dalla corporatura robusta, altezza sul metro e settanta, vestito con una tuta da lavoro. Anche in questo caso, isncenata la stessa pantomima, l'uomo è sparito e con lui il contenuto - in monili - della cassaforte.

Intorno alle 9.30 del mattino, un'altra coppia di pensionati, in via Piave, ha ricevuto la visita di un finto tecnico. anche in questo caso l'uomo sarebbe italiano, robusto, altezza un metro e settanta, ma indossava pantaloni e giubbino di jeans. In questa circostanza pero', le vittime, al momento della richiesta dell'uomo di aprire la cassaforte per assicurarne il contenuto durante l'operazione di controllo radiatori, hanno mangiato la foglia. Insospettiti hanno iniziato a fare una serie di domande all'uomo, che vistosi messo alle strette ha desistito e se n'è andato.

Tutti gli episodi sono al vaglio della polizia, che indaga per cercare di risalire all'autore/autori del fatto.

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