rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Monterenzio

Monterenzio, finti volontari della Pubblica Assistenza chiedono soldi: attenzione alla truffa

Il presidente dell'associazione: "Nessuno è stato autorizzato, non consegnate denaro ma chiamate subito i carabinieri"

Chiedono soldi per insesistenti raccolte fondi a nome della Pubblica Assistenza di Monterenzio, e lo fanno chiamando su telefoni fissi o attraverso finti operatori che si presentano ai cancelli delle abitazioni. Una vera e propria truffa, messa in piedi già in alcuni territori della provincia di Bologna, e che da stamattina è partita anche nel comune dell'Appennino. A lanciare l'allarme è il presidente della locale associazione, Ivan Magrini: "Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni  dai cittadini di Monterenzio  - spiega a BolognaToday - e  dopo aver raccolto tutte le testimonianze abbiamo allertato anche le forze dell'ordine presenti sul territorio. Nessuno della Pubblica Assistenza ha autorizzato qualcuno a chiedere in giro dei soldi, quindi chiediamo alla comunità di stare attenta, e soprattutto di chiamare immediatamente il 112 nel caso si verificassero ancora simili episodi". 

Da quanto si apprende, persone senza alcuna autorizzazione hanno chiesto attraverso un porta a porta delle offerte in denaro per permettere alla Pubblica Assistenza di acquistare del materiale per aiutare chi è diversamente abile: una vera e propria truffa per racimolare denaro contante, senza lasciare traccia. Non solo, qualcuno ha ricevuto anche delle telefonate sul numero fisso della propria abitazione: "Chiediamo di segnalare a noi e alle autorità competenti chiunque si presenti o chiami con questi pretesti - incalza Magrini - e soprattutto di non consegnare denaro a nessuno che si presenti a nome della Pubblica Assistenza di Monterenzio.  I carabinieri sono già a conoscenza di questa attività illegale, e pronti a intervenire".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Monterenzio, finti volontari della Pubblica Assistenza chiedono soldi: attenzione alla truffa

BolognaToday è in caricamento