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Domenica, 1 Ottobre 2023
Cronaca

Truffa del finto vaccino Covid: trovata con gioielli e contanti in albergo

Una donna è finita in carcere dopo che una anziana ha riconosciuto i preziosi trafugati con l'ormai noto espediente del parente malato

Un'altra truffa a una anziana con la scusa del parente malato di Covid, ma questa volta la polizia è riuscita a mettere in carcere la presunta colpevole. Per questo una 28enne cittadina polacca. K.L., è stata arrestata dalla Mobile in un albergo in stazione, il fermo poi convalidato dal Gip. 

L'accusa è quella di ricettazione, poiché nel corso della perquisizione alla giovane nei bagagli sono stati trovati dei gioielli poi riconosciuti da una anziana 83enne vittima di un raggiro soltanto poche ore prima. I fatti risalgono allo scorso 17 marzo, ma i particolari sono emersi solo ora.

Proprio nella giornata di mercoledì scorso infatti si erano registrati due tentativi ed una truffa consumata ai danni di anziani.

L’espediente truffaldino utilizzato era ancora una volta -proprio come poco un mese e mezzo fa, quando la Polizia aveva poi tratto in arresto due uomini responsabili di vari episodi dello stesso genere – quello di prospettare all’anziana vittima l’urgenza di reperire denaro contante o gioielli per poter far fronte alla necessità di poter avere un imminente quanto costoso vaccino in favore di uno dei propri congiunti, che versava in gravi condizioni di salute a seguito della contrazione del virus.

"Mi servono i soldi per il vaccino"

Anche in questo caso la telefonata, che ha poi indotto la signora a consegnare l’oro ed il denaro ad una donna presentatasi in strada nei pressi della propria abitazione. La 'visita' è durata ben oltre un’ora. Questa volta al telefono a parlare era un ragazzo, che si è spacciato per il nipote dell'anziana, dicendo di avere una grave forma di Covid-19 e di avere bisogno di contanti e gioielli che sarebbero stati depositati in ospedale come cauzione per poter ottenere le cure necessarie. 

La telefonata è proseguita con una voce femminile, che si è finta la mamma del nipote della signora, dando indicazioni sulle cose da fare, fino a portare l’anziana signora a pesare sulla bilancia della cucina tutto l’oro che era riuscita a racimolare in casa.

Una volta avvisati dei fatti, gli accertamenti svolti dagli uomini della Squadra Mobile – Sezione Reati contro il Patrimonio – hanno permesso di individuare una donna, alloggiata presso un hotel vicino alla Stazione Centrale, il cui cognome destava subito grande interesse, essendo corrispondente a quello di una nota famiglia dedita proprio a questo genere di reati.

Arrivati all'hotel, gli agenti sono entrati in camera della 28enne. Occultata all’interno di un calzino, nella valigia della donna, è stata rinvenuta una busta contenente contanti e gioielli.

Contattata nel corso della notte l'83enne che proprio quel pomeriggio era rimasta vittima della truffa, ha potuto individuare, tra tutti i gioielli sequestrati, proprio quelli che appartenevano a lei e che le erano stati portati via, oltre alla somma di 150 Euro.

Tutti i beni ed i contanti sono stati sequestrati e la donna quindi fermata per ricettazione, a causa dell’elevato rischio che potesse darsi alla fuga, visto che la stessa è risultata senza dimora in Italia ed in possesso unicamente di un documento di riconoscimento ed un’utenza telefonica entrambi polacchi.

Nei confronti della donna, all’udienza di convalida, il Giudice per le Indagini preliminari, su richiesta del sostituto procuratore Marco Imperato, ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere. Sono tutt’ora in corso le indagini per la ricostruzione degli eventi delittuosi da cui provengono i beni sequestrati e per l’identificazione dei complici della donna.

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