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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Truffa del rossetto, furti a raffica nelle case: due arresti

Modus operandi: una delle ladre convinceva le vittime di essere l’inquilina del piano di sopra a cui era caduto un rossetto, mentre la complice entrava in casa

Sono due le donne ritenute responsabili di una serie di furti con raggiro arrestate dalla Polizia il 5 febbraio. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno notificato la misura cautelare dell’obbligo di dimora con obbligo di permanenza notturna a P. B. cinquantenne e a F. S. 22enne, autrici di una serie di furti con raggiro commessi a Bologna da aprile a giugno dello scorso anno ai danni di anziani.

Dopo aver appurato che erano state commesse con la stessa tecnica, gli investigatori della Polizia si sono concentrati su sette episodi molto simili: due donne, dopo aver approcciato le anziane vittime, nei pressi dalla loro abitazione, riuscivano con un pretesto a introdursi nella loro abitazione per rubare denaro e valori. 

Le immagini acquisite da vari impianti di video-sorveglianza pubblici e privati hanno consentito di inquadrare la scena del crimine, permettendo agli investigatori di approfondire il modus operandi. Ulteriori accertamenti hanno confermato notevoli similitudini con altri sei episodi avvenuti in centro, dal mese di aprile fino a metà giugno. Varie le zone di Bologna colpite dalle truffatrici, con le medesime modalità di raggiro.

Dei sette casi focalizzati, soltanto In tre eventi, venivano riconosciute le responsabili ed in particolare, F. S. come colei che abbordava le vittime distraendole, permettendo così a P. B. di introdursi indisturbata nelle abitazioni, confermando quanto emerso in sede di denuncia da parte delle parti lese e soprattutto dal filmato del furto perpetrato in maggio in cui si palesava chiaramente il modus operandi delle due malviventi.

Il modus operandi

Una delle ladre convinceva le vittime di essere l’inquilina del piano di sopra a cui era caduto un oggetto,(spesso un rossetto), sul balcone dell’ignara anziana che in questo modo concedeva la faceva entrare nella propria abitazione. Distratta dalla prima donna che aiutava nella ricerca dell’oggetto smarrito sul balcone, la complice entrava, razziando quanto possibile, per poi allontanarsi facendo perdere le proprie tracce. Il tutto in modo rapido e silenzioso, fanno sapere dalla questura, tanto che la vittima si rendeva conto di quanto accadutole solo trascorso un certo tempo.

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