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Venerdì, 22 Settembre 2023
Cronaca

Fingendosi delle Forze dell'ordine, truffavano anziani in mezzo Centro-Nord Italia

Al palo coppia di abili truffatori seriali, due pregiudicati di origine campana. Sempre lo stesso il modus operandi e la tipologia di vittime prescelte. Con i loro aggiri avrebbero accumulato diverse centinaia di migliaia di euro

'Salve sono un poliziotto', questa la scusa accampata per avvicinare le loro prede, conquistare la loro fiducia e infine derubarle, portandogli via soldi e monili. Così hanno agito due truffatori seriali, abili dissimulatori, che con il trucchetto ormai ben collaudato sono riusciti a mietere numerose vittime.

La zona d'azione della coppia di raggiratori non era solo il capoluogo felsineo. Diverse le truffe a segno anche in altri luoghi sparsi per il Centro e Nord Italia. Sempre lo stesso il modus operandi: spacciandosi per un appartenente alle forze dell'ordine, avvicinavano i malcapitati, al fine di tranquillizzarli e guadagnare la loro fiducia, per poi portagli via soldi e gioielli. Vittime predilette, le persone anziane.

Così la coppia di malviventi avrebbe agito fino allo scorso 23  luglio, quando la Polizia di Stato-  Squadra Mobile - ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei loro confronti. A finire così nei guai sono stati due pregiudicati di origine campana. Dovranno rispondere  di truffe in danno di anziani.

COME COLPIVANO. Con tesserini falsi e fare sicuro e distinto, si spacciavano per agenti delle forze dell'ordine, si facevano aprire la porta di casa da persone anziane e dicevano di dover controllare le loro banconote, presumibilmente contraffatte. Poi, mentre uno distraeva l'anziano, l'altro rubava soldi e gioielli. In questo modo hanno accumulato diverse centinaia di migliaia di euro.

PRESI GRAZIE A UN'AGENDA DIMENTICATA. A tradirli è stata l'agenda che usavano per segnare i numeri di serie del denaro, che uno dei due ha dimenticato a casa di uno dei truffati, a Bologna in zona Murri, e che recava le sue impronte digitali. L'operazione, non a caso battezzata dalla Polizia "Operazione agenda", ha portato dunque all'arresto di V.B. che era già in carcere a Pesaro per lo stesso tipo di reato, e A.N., che ora è agli arresti domiciliari a Foligno. Ai due la Polizia di Bologna imputa 12 truffe effettuate con lo stesso modus operandi, ma per il momento la conferma è su due reati, quello di Bologna (dell'ottobre scorso) grazie al quale hanno rubato 1.200 euro in contanti e diversi gioielli, e uno a Perugia (in novembre).

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