Faceva la spola tra l'Italia e Parigi il tunisino di 25 anni, epulso da Bologna venerdì scorso. Controllato da una volante, sul suo cellulare sono stati trovati riferimenti ad attentati di matrice jihadista, mentre nel suo domicilio sono stati rinvenuti alcuni biglietti della metropolitana di Parigi e una mappa con alcune stazioni cerchiate. 

La linea metro interessata è la numero 14 e le fermate cerchiate sono la Châtelet e la Biblioteca Nazionale, una delle più grandi d'Europa, nel XIII arrondissement, entrambi estremamente frequentate, ma in possesso del giovane sono state trovate anche due multe perchè non in possesso di biglietto delle Linee 2 e 4 e l'articolo di un giornale francesce con evidenziato l'arresto di un marocchino sospettato di terrorismo. L'unica motivazione fornita agli inquirenti per sue trasferte in Francia è stata la ricerca di un lavoro. Il 25enne era stato portato in questura, dove è stato sentito dalla Digos, e, non potendolo trattenere più di 24 ore come fermo per l’identificazione, è stato inviato in appoggio a Cie di Torino per poi essere rimpatriato con il primo volo. 

Per disposizione del Procuratore aggiunto e Coordinatore delle attività antiterrorismo di Bologna, Valter Giovannini, le forze dell'ordine impegnate nel controllo di soggetti provenienti dal nord-Africa procedono a verifiche meticolose e immediate degli smartphone il loro possesso, che vengono sequestrati. 

In particolare il tunisino espulso aveva 5 telefoni, 2 con scheda italiana e 3 privi di scheda. Da fonti investigative è emerso che diverse persone, domiciliate in città o in Emilia-Romagna, prima di recarsi in Spagna, farebbero spesso tappa a Parigi, dove consegnerebbero i telefoni cellulari: ora si indaga per risalire ai destinatari.