Turista cade nell'Arno: a salvarlo un gruppo di budriesi e un immigrato
Ha perso l'equilibrio mentre stava scattando alcune foto. Alla sua richiesta di aiuto un giovane marocchino si è tuffato: i due sono stati riportati a riva dal gruppo di ragazzi che stava praticando rafting
Era su una delle pigne di Ponte Santa Trinità a Firenze, per scattare alcune foto, ma ha perso l’equilibrio ed è caduto nell'Arno. Alla sua richiesta d’aiuto ha risposto un ragazzo marocchino di 27 anni, Toufik, che si è tolto i vestiti e si è gettato in acqua e un gruppo di ragazzi di Prunaro di Budrio che stava praticando rafting (discesa fluviale). Lo riferisce Budrio Next.
Giuseppe di Palo, Luca Cavrini, Mattia Sabbatini, Davide Veronesi, e Luca Chieregato che, insieme a Marco Romellini di Medicina e Matteo Fracca di Osteria Grande e i loro istruttori di rafting erano arrivati a Firenze per organizzare un addio al celibato, giro in gommone compreso. Dopo essere passati sotto il ponte Santa Trinità a Firenze hanno notato molte persone sbracciarsi dagli argini e affacciarsi alle finestre delle abitazioni. L’attenzione è caduta su un giovane che annaspava in acqua.
Così hanno tentato la risalita governando il gommone controcorrente per 800 metri, mentre, il ragazzo marocchino anni si era già gettato in acqua dal ponte per provare a prestare il primo soccorso al turista, senza però riuscire a smuoverlo dalle acque. Sarà il gruppo di ragazzi che, risalita la corrente, riporterà a riva entrambi i ragazzi.
Il turista è stato trasportato nella vicina sede dei canottieri e preso in consegna dai sanitari per essere trasportato all’ospedale di Careggi in stato di ipotermia, mentre il ragazzo marocchino Toufik, in Italia da quattro anni senza permesso di soggiorno né casa, è stato identificato come clandestino. Ora suo destino dipende dalla Questura, dove si sta valutando se concedergli un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Non sarebbe la prima volta. Solo qualche giorno fa un bangladese aveva salvato una turista a Roma è stato regolarizzato come premio per il suo gesto.
