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La doppia tragedia dei profughi malati: "Su ambulanze tiro al bersaglio. C'è chi fugge a piedi" |VIDEO

Corridoi umanitari dall'Ucraina? "Si viaggia con mezzi di fortuna, sono personone terrorizzate" . Il drammatico racconto della direttrice dell'Ageop odv, Francesca Testoni

Tragedia nella tragedia, quella delle persone ammalate in Ucraina o che riescono a scappare dalla guerra, dagli ospedali bombardati, da un paese che con il passare dei giorni diventa sempre più inabitabile. 

A raccontare l'odissea di famiglie e dei piccoli pazienti, durante un punto stampa tenutosi questa mattina al reparto pediatrico del Policlinico Sant'Orsola, è la direttrice dell'Ageop odv - Associazioni genitori ematologia oncologia pediatrica - Francesca Testoni, impegnata nel far arrivare a Bologna i piccoli ucraini, come la bimba di 17 mesi che proviene da Kiev e che ha raggiunto la città polacca di Katowice con l’auto guidata dalla madre, e l’adolescente, 16 anni, fuggita con la mamma e un fratello a piedi da Žytomyr, per poi proseguire il viaggio con un pullman. L’adolescente faceva parte di un gruppo di cinque minori ammalati che avevano trovato rifugio nel bunker dell’ospedale di Žytomyr. Purtroppo, a causa dell’aggravarsi del conflitto, si sono perse le tracce degli altri quattro bambini e delle loro famiglie. Entrambe sono pazienti oncologiche. 

"Li abbiamo seguiti al telefono per tutto il peregrinare per la Polonia, è stato molto complicato, sono scappati da soli, a piedi o con mezzi proprio perchè non ci sono corridoi umanitari, le persone non si fidano, sulla ambulanze si fa il tiro al bersaglio, i convogli vengono bombardati. Si stima che sul territorio ucraino vi siano dai 1.000 ai 1.500 bambini ocologici".  

La bimba di 17 mesi, Mariana, e la sua famiglia "si sono salvate perchè sono uscite subito, nei primi giorni, doveva essere operata a Kiev i primi di marzo, l'ospedale è stato bombardato, fortunatamente aveva una nonna in campagna, da lì sono arrivati pian piano in Polonia. La Caritas polacca ospita le famiglie in fuga. Senza una mediazioni è difficile pensare che possano arrivare". Testoni invita anche a fare pressione sulle compagnie aeree "perchè capiscano che sono rifugiati. In Ucraina non è prevista la carta d''dentità per i minori. Gli ospedali polacchi fanno da prima accoglienza per cercare di mettere in condizione di viaggiare questi bambini, ma - il problema non sono solo  quelli malati - ma anche quelli che sono partiti sani". 

Ucraina, al Sant'Orsola le piccole pazienti oncologiche, hanno 17 mesi e 16 anni | VIDEO

"Sono persone terrorizzate - conclude la direttrice Ageop - abbiamo subito chiamato le psicologhe ieri sera perchè avranno bisogno di un sostegno per questo trauma incredibile". 

Per i famigliari era già pronto l’alloggio che li ospita, messo a disposizione dall’associazione che ha seguito i casi sin dal primo momento, entrando in contatto direttamente con i medici che nel Paese in guerra avevano in cura le due piccole pazienti, di 16 anni e 18 mesi, atterrate ieri sera conun volo della Guardiaa di Finanza, con la Caritas ucraina e con la Caritas in Polonia, dove le due famiglie sono giunte senza seguire i corridoi umanitari, ormai ritenuti non sicuri.

L'Ageop ricerca odv

'Associazione è, da oltre vent'anni, impegnata nella lotta contro i tumori e le leucemie nell'infanzia.
A.G.E.O.P. è nata nel 1982 per volontà di un gruppo di genitori, intenzionati a fare qualcosa di concreto per sostenere ed aiutare i propri figli e tutti coloro che si fossero trovati a vivere la medesima situazione di dolore.
Nel dicembre 1985 ad A.G.E.O.P. si è affiancata un'altra Associazione, con denominazione "Ricerca sui tuori e le leucemie del bambino"per unire all'impegno dei genitori il supporto della scienza e della ricerca medica. Nel 1989 le due associazioni sono state unificate, dando vita ad una nuova entità, sempre di natura associativa, chiamata appunto A.G.E.O.P. Ricerca. 

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