Ucraina, 2.723 profughi in città. Castaldini: "La Regione anticipi i contributi per accoglienza in famiglia"
La consigliera chiede di supportare chi ospita: dall’Istituto dell’affido, al progetto Vesta, ai fondi protezione civile solo. I dati dell'ultimo censimento
Secondo l'ultima rilevazione della prefettura di Bologna, oggi, 22 marzo, sono 2.723, 864 minori, i profughi ucraini censiti in città. Salgono invece a 15.541 in Emilia-Romagna, oltre 7.700 sono minori.
Delle persone ospitate a Bologna e nella regione, sono nei Cas - le strutture per l'accoglienza reperite dai prefetti - rispettivamente 276 e 982 persone.
Nella altre province emiliane, gli ucraini fuggiti dalla guerra censiti a oggi sono 1.369 a Ferrara, 1.038 a Forlì-Cesena, 2.013 a Modena, 983 a Parma, 1.144 a Piacenza, 913 a Ravenna, 2.545 a Reggio Emilia e 2.723 a Rimini. Dalla prima rilevazione della prefettura, il 4 marzo scorso, in Emilia-Romagna sono state censite altre 14mila persone.
"Il sistema regionale emiliano-romagnolo, da solo, sta ospitando quasi un quarto dei profughi arrivati nel nostro Paese". A dirlo è il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che nel pomeriggio di ieri ha riunito di nuovo la cabina di regia regionale con la vicepresidente Elly Schlein, l'assessore Irene Priolo e il sottosegretario Davide Baruffi, insieme a prefetti, sindaci e presidenti di Provincia dell'Emilia-Romagna.
In Italia, i rifugiati al 21 marzo erano quasi 60mila.
Castaldini (FI): "La Regione anticipi i contributi per l’accoglienza in famiglia"
"La Regione anticipi i contributi ai Comuni e alle Unioni per sostenere l’accoglienza in famiglia, diffusa sul territorio, che ad oggi – dopo quasi un mese di guerra in Ucraina – è quella che abbiamo visto maggiormente in Emilia-Romagna. I Fondi dallo Stato ci sono, ma la Giunta si impegni ad usare tutte le forme di cui già dispone: dall’Istituto dell’affido, al progetto Vesta, ai fondi protezione civile solo per fare alcuni esempi". Lo chiede la consigliera regionale di Forza Italia, Valentina Castaldini: "Sull’accoglienza delle famiglie, donne, anziani e bambini ucraini c’è una strada invocata da tutti ma da nessuno realmente attuata. Bene, sull’accoglienza degli ucraini, allora provo a indicarne una nuova io: la Regione anticipi i contributi ai Comuni e alle Unioni per sostenere l’accoglienza diffusa sul territorio, che ad oggi – dopo quasi un mese di guerra in Ucraina – è quella che abbiamo visto è maggiore in Emilia-Romagna".
La consigliera ha chiesto alla Giunta il perchè "non stia utilizzando tutte le forme di cui al momento già dispone – dall’Istituto dell’affido, al progetto Vesta, ai fondi protezione civile solo per fare alcuni esempi - per sostenere già nell’immediato famiglie emiliano-romagnole che stanno accogliendo i profughi ucraini nelle loro abitazioni e che intendono farlo. In data 18 marzo, per esempio, le prefetture dell’Emilia-Romagna - continua Castaldini - hanno dichiarato che i profughi ucraini in fuga dalla guerra accolti in Emilia-Romagna erano 12.916, di cui solo 830 ospitati nella rete dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas), pari al 6,4% del totale. Il restante 93% è accolto in modo diffuso nel territorio grazie a ricongiungimenti con ucraini già residenti nel territorio Emiliano-romagnolo e grazie alla disponibilità di numerose famiglie e associazioni di volontariato. Quindi è evidente che i centri di accoglienza straordinaria non sono la giusta ed efficace risposta a questa nuova forma di immigrazione cui stiamo assistendo.
E credo che sia più che possibile anche alla luce di quanto dichiarato stamattina alla mia interrogazione anche dal vicepresidente della Regione, nonché assessore al Welfare, Elly Schlein, che ha spiegato dei fondi che arriveranno con il decreto 21 del 21 marzo 2022".
"Lo stesso Presidente Bonaccini - conclude Castaldini - ha utilizzato il suo ruolo da delegato della Protezione Civile per stipulare con Confindustria, Federalberghi, Confcommercio, Confesercenti e Assohotel, proprio quando si sta per affacciare l’apertura della stagione turistica, un accordo per l’accoglienza di 1200 persone in strutture alberghiere al prezzo di 60€ in pensione completa o 35€ con solo pernotto e colazione, ben fatto naturalmente, ma pensiamoci anche per le famiglie che accolgono".
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(Foto da Today)
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