Insieme all'aperto l'ultimo giorno di scuola? La pediatra: "Bella idea, ma difficile garantire le distanze"
Così Teresa Mazzone, presidente del Sindacato italiano specialisti pediatri (Sispe) sulla proposta avanzata dalla viceministra all'Istruzione e già in programma a San Lazzaro di Savena
"Una bellissima idea, che ha un forte impatto emotivo e un grande valore simbolico anche in termini di speranza di ritorno alla normalità e di presa della scuola a settembre. Dal punto di vista pratico, però, la sua realizzazione potrebbe essere molto più complicata e complessa".
Così Teresa Mazzone, presidente del Sindacato italiano specialisti pediatri (Sispe), commentando la proposta avanzata dalla viceministra all'Istruzione, Anna Ascani, e già in programma in alcuni comuni, come quello di San Lazzaro di Savena, sulla possibilità che gli alunni delle ultime classi di elementari, medie e superiori possano salutarsi, anche all'aperto e in piccoli gruppi, in occasione dell'ultimo giorno di scuola.
"Non è semplicissimo garantire le distanze di sicurezza tra i più piccoli ed è chiaro che la capacità di comprensione e valutazione dei rischi è strettamente legata alle diverse fasce di età. Tuttavia - precisa Mazzone - anche salendo un po' con gli anni e pensando agli adolescenti, abbiamo visto che in questa fase stanno spesso in gruppo senza mascherina e senza distanziamento".
La presidente Sispe sa che "la vita dei bambini è stata particolarmente stravolta con lo scoppio della pandemia, avendo loro una maggiore fragilità emotiva. Hanno visto crollare abitudini consolidate come la scuola, il frequentare gli amici o l'andare in palestra o in piscina. Tutte le varie attività ricreative sono totalmente sparite da un giorno all'altro. Dalle telefonate che abbiamo ricevuto nei nostri studi - racconta Mazzone - è emerso che molti bambini hanno risentito di questa situazione, manifestando problematiche di tipo emotivo e comportamentale".
Anche l'idea di "farli incontrare di nuovo all'aperto, in quanto non limita la complessità del mantenere il distanziamento. Non per cattiva volontà - rassicura la pediatra - ma perchè i bambini cercano il contatto e vorranno riabbracciare i loro amici. Lo abbiamo visto dai disegni che hanno prodotto in quarantena e lo abbiamo ascoltato dai racconti di quanti sono venuti in ambulatorio. Il periodo non è stato semplice per nessuno e capisco l'importanza di rivedersi almeno pochi minuti per chiudere un ciclo in tutti i sensi - conclude Mazzone - ma
questa possibilità deve essere attentamente valutata". (dire)