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Cronaca

Umberto Bosco, Lega Nord: 'una sassata di avvertimento" entrata dalla finestra di casa

Il 32enne candidato alle Regionali di domenica ha denunciato l'episodio: qualcuno ha lanciato in casa sua una pietra avvolta da un volantino elettorale. Fabbri: "Gesto in stile mafioso"

Un sasso avvolto da un volantino elettorale della Lega Nord è stato lanciato nella notte all'interno della casa di Umberto Bosco, candidato consigliere del Carroccio alle prossime elezioni dell'Emilia Romagna. La pietra ha sfondato il vetro dell'armadio, entrando evidentemente dalla finestra lasciata aperta.

Umberto Bosco, autore di un video che ha fatto il giro del web (qui il VIDEO 'Noleggia un clandestino') e delle maggiori testate nazionali, rientrando a casa intorno alle 11 dopo un dibattito al Galvani (era uscito di casa verso le 8) ha trovato un sasso con sopra delle scritte di colore blu e avvolto da uno dei suoi volantini elettorali conficcato nella porta a vetri dell'armadio, evidentemente lanciato dalla strada )l'appartamento è al piano terra) ed entrato nella camera da letto dalla finestra aperta.

"Salvini e Bosco a testa in giù e Fuori i razzisti dalla città, queste le scritte contenute nel sasso che mi hanno lanciato in casa - spiega Umberto Bosco - fortunatamente non c'era nessuno. Ho chiamato subito il 113 e la Polizia Scientifica ha cercato le impronte, che però non ci sono".

FABBRI: AVVERTIMENTO IN STILE MAFIOSO. Per i leghisti che ne danno notizia si tratta di una "sassata di avvertimento" e al momento sono in corso i rilievi della Digos.“Un avvertimento in stile mafioso, dopo anni di politiche Pd Bologna è diventata proprietà della malavita. Ora scenda in campo l’esercito, questo schifo non può continuare”, dice il candidato alla presidenza della Regione Alan Fabbri.

SOLIDARIETA' DAGLI UOMINI DELLA LEGA A BOSCO. Ferma condanna e solidarietà a Bosco” anche dal segretario Lega Emilia Fabio Rainieri (“Non ci fermano, le nostre denunce sono scomode, ma più ci attaccano, più ci rafforzano”). “Un’aggressione, un’auto sfasciata e segnali mafiosi di avvertimento, e per Merola non è ancora il momento di intervenire”. “Si svegli e bonifichi la città dai delinquenti, a Bologna è padrone il caos”, dice la consigliera comunale Lucia Borgonzoni.

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