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Cronaca

Cinghiali e caprioli invadono l’Appennino: distruzione colture e pericolo per l'uomo

Colline e montagna bolognese invasa da migliaia di animali di grossa taglia che stanno mettendo in pericolo territorio, colture e l'uomo, perché portatori di parassiti

Lo denuncia Cia, Confederazione Italiana Agricoltori: circa 10mila cinghiali, 20mila caprioli, 1.500 cervi, 1.200 daini, migliaia di animali selvatici "ungulati" di grossa taglia che distruggono ogni anno le colline e la montagna bolognese, raccolti, territorio e costituiscono un pericolo per la salute umana poiché sono portatori di parassiti come le zecche.

"Una situazione insostenibile – sottolinea la Cia - è necessario intervenire con urgenza, per evitare la chiusura delle aziende agricole di montagna". Nessun indennizzo per queste aziende con un ammanco della produzione lorda vendibile di almeno il 20%.
 

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