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Cronaca Zona Universitaria / Via Zamboni

All'Unibo prime sospensioni. Gruppo 'No green pass' diffida il Rettore

"Tamponi anche per i vaccinati". È quello che chiede il gruppo, appena formato,  'Lavoro e Studio Diritti di Tutti – Unibo'. Intanto in Ateneo scattano le prime sospensioni: prima un professore, ora un impiegato  

All'Unibo prime sospensioni. Dapprima un professore, ieri un impiegato. Si è anche arrivati a sospendere una lezione dopo le rimostranze di una studentessa. Casus belli il rifiuto di esibire il certificato verde. Si inasprisce la polemica e contro il green pass, i controlli e per l'introduzione di tamponi anche per i vaccinati fa muro il gruppo no green pass 'Lavoro e Studio Diritti di Tutti – Unibo', formato da un centinaio di persone, docenti e non, dell’Università di Bologna. Il gruppo si è costituito l'11 ottobre, giorno dello sciopero generale di base, quando una delegazione ha formalmente inviato una diffida al rettore uscente, Francesco Ubertini.

"Nella diffida, presentata tramite l’avvocata Angela Kuntner, il personale – si legge in una nota – ricorda quanto ormai evidente e noto a tutti e cioè che tali normative creano una forte e sproporzionata discriminazione in danno di quei  lavoratori che, in modo del tutto legittimo, non si sono sottoposti al vaccino anti Covid-19, costringendoli, per accedere al luogo di lavoro, ad eseguire a proprie spese un tampone ogni 48 ore. Si segnala inoltre il verificarsi di episodi gravi di lesione dell’integrità morale e della dignità dei dipendenti sottoposti al controllo del green pass. Tutto questo in contrasto con norme di rango comunitario, internazionale, costituzionale e nazionale che impongono al datore di lavoro di tutelare i lavoratori garantendone la sicurezza, la dignità, la privacy e vietando ogni discriminazione".  

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Il gruppo dei no green pass d'Ateneo avverte inoltre l'Alma Mater del fatto che "dovrà rispondere per le sue violazioni e parimenti dovranno rispondere i dipendenti chiamati ad eseguire tali norme, in quanto esecutori di un ordine illegittimo". 

"I rappresentanti del gruppo diffidano l’Università affinché venga disapplicata l’illegittima normativa sul green pass o, in alternativa, qualora decidesse di perseverare nei controlli illegittimi,  chiedono di: sottoporre a tamponi anche i colleghi vaccinati essendo ormai accertato il rischio che anche questi ultimi possano contagiare altri ed essere a loro volta contagiati, fornire gratuitamente i dispositivi di protezione (tamponi rapidi anche salivari) necessari per il rilascio del covid pass; limitare i controlli al solo momento dell’accesso al posto di lavoro e non a qualsiasi ora e con modalità tali da tutelare la dignità e la riservatezza dei singoli lavoratori. I sottoscrittori della diffida hanno concesso un termine massimo di sette giorni a Unibo per rispondere e si sono resi anche disponibili ad un confronto con il Rettore o il Direttore Generale".

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