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Cronaca Via Zamboni, 33

Tasse universitarie, Link denuncia: 'Portale bloccato, in 300 pagheranno tutto'

Presidio questa mattina davanti al Rettorato: la prorettrice Trombini è uscita per affrontare gli studenti, e precisa: '36mila domande corrette, ma cerchiamo di risolvere problema'

Doccia fredda per centinaia di studenti dell'Alma Mater di Bologna, che hanno fatto domanda per avere una riduzione delle tasse universitarie e che invece si ritrovano a dover pagare la quota massima.

Colpa di un problema informatico, a detta degli studenti, e di procedure poco chiare nel compilare il modulo per la richiesta di esenzione. Che non è stata presentata nel modo corretto. E così stamattina un nutrito gruppo di universitari, alcuni arrivati anche da Forlì, si è riunito davanti al Rettorato in via Zamboni a Bologna, guidati dal collettivo Link, per chiedere a gran voce una soluzione al problema.

Secondo le stime dell'associazione, sono almeno 300 gli studenti a cui e' arrivata la richiesta di pagare le tasse interamente. Se si conta che la quota massima varia dai 2mila ai 4mila euro all'anno, si tratta di un bel salto per studenti che in virtù degli scaglioni Isee dovrebbero pagare non più di 100 euro o avere diritto addirittura all'esenzione completa.

Non a caso, il collettivo Link spiega: "Sono tanti quelli che rischiano di dover abbandonare gli studi, perche' le famiglie non ce la fanno a pagare quelle cifre". Durante il presidio, a parlare con i ragazzi arriva la prorettrice Elena Trombini.

"Abbiamo 36mila studenti che hanno compilato in modo corretto la domanda- ci tiene a precisare- comunque stiamo valutando come venire incontro a questo problema. Abbiamo ricevuto centinaia di mail, gli uffici sono al lavoro in queste ore. Appena avremo il quadro della situazione, vi faremo sapere. Vi chiedo di pazientare, al momento non posso garantire nulla. Le vostre richieste sono prese in considerazione in modo forte, cercheremo una soluzione con gli studenti". Ci vorrà però almeno "tutta questa settimana" per avere il quadro completo, perché "dobbiamo processare i dati e incrociarli con Ergo", l'agenzia regionale per il diritto allo studio che ha raccolto le domande.

Al collettivo Link, però, il rinvio alla settimana prossima della risposta da parte dell'Ateneo non basta. Gli studenti insistono per "aprire un tavolo subito" e per essere coinvolti anche nel lavoro dei dati. "Abbiamo raccolto quasi 300 casi- spiegano- siamo più avanti di voi. Il nostro è un lavoro che andrebbe valorizzato". Ne nasce così un dibattito, a tratti anche acceso, con la prorettrice che alla fine ribadisce: "Mi faccio carico delle vostre richieste, vi farò sapere".

Per tutta risposta, il collettivo Link annuncia l'intenzione di tornare sotto alle finestre del Rettorato anche lunedi' prossimo, per chiedere un nuovo incontro. Il tempo infatti stringe: il 22 febbraio scade il termine per il pagamento della seconda rata delle tasse (la prima era da versare al momento dell'iscrizione).

Il collettivo Link chiede la riapertura dei termini per la presentazione delle domande (chiusi a dicembre) e almeno un mese di tempo per sanare la situazione. "Ci sembra una richiesta ragionevole- sostiene Noemi Chiusano, eletta in Consiglio degli studenti- tanti rischiano di dover rinunciare agli studi".

Ma cos'è successo? Al momento di compilare la domanda sulla piattaforma Ergo e caricare i dati Isee, molti studenti non si sono accorti di dover compilare un secondo modulo (nuovo rispetto agli anni scorsi) per l'esonero delle tasse. E così la procedura è rimasta incompleta, facendo scattare la retta massima. "Non è una semplice disattenzione di qualche studente- afferma Giuseppe Ialacqua di Link- non è un errore individuale se il problema riguarda 300 persone". Il collettivo lamenta procedure poco chiare e mancate comunicazioni da parte di Ergo, arrivando a dire che la riforma delle tasse dell'Alma Mater di Bologna "è un bluff". (SAN/DIRE)

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