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Domenica, 1 Ottobre 2023
Cronaca

Regione, 53 nuove unità cinofile per la ricerca di persone scomparse

Dopo un periodo di studio e addestramento cani e conduttori vengono esaminati da Commissioni preposte. Le unità in Emilia-Romagna salgono a 177

Cani delle Unità cinofile da soccorso (UCS) e accompagnatori volontari specializzati in interventi di ricerca di persone scomparse o disperse in superficie. La Regione Emilia-Romagna ha attivato altre 53 unità – su 112 candidate – al termine della sessione di prove organizzata nei giorni scorsi dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile nei boschi di Montebello a Modigliana (Fc), centro dedicato alla formazione e all’addestramento del volontariato di Protezione vivile.

Diventando così 177 le unità presenti in regione: "Fanno capo a 44 associazioni di volontariato - spiega Irene Priolo, vicepresidente della Giunta regionale con delega alla Protezione civile - i nuovi ingressi hanno superato una selezione accurata, preparata affrontando un intenso periodo di addestramento: ora possono intervenire a tutti gli effetti quando le Prefetture richiedono il loro supporto nelle attività di ricerca, affiancando le altre strutture operative come Vigili del fuoco, Forze dell’ordine, Soccorso alpino. Un aiuto prezioso- conclude Priolo- che spesso si rivela determinante per la buona riuscita delle operazioni di soccorso”.

Come si diventa unità cinofila da soccorso

E' previsto un periodo di studio e addestramento. Le prove per i nuovi ingressi si svolgono solitamente a cadenza annuale e ogni due anni per i rinnovi delle unità già abilitate. Si segue il regolamento elaborato da Agenzia e volontariato nel 2014 per migliorare la capacità operativa e garantire una qualità migliore del servizio, a supporto soprattutto di Prefetture e degli enti locali che si trovano a dover organizzare rapidamente le ricerche.

L’esame prevede una prima parte orale sulla conoscenza della normativa, dei pericoli durante una ricerca e sull’adeguatezza dei Dpi (Dispositivi di protezione individuale).
A seguire, si entra nel vivo con la simulazione di un intervento di soccorso con la ricerca dei figuranti nascosti nella boscaglia.
"La coerenza delle metodologie di ricerca, la motivazione e il comportamento del cane, l’interazione tra cane e conduttore sono tutti elementi che compongono la valutazione della coppia (cane e conduttore). Le coppie sono esaminate da Commissioni composte da tre volontari formati e da un funzionario della Regione nel ruolo di presidente" fa sapere la regione. 

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