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Cronaca Zona Universitaria / Via Zamboni

Università, il neo rettore Ubertini promette: "Assumerò i precari"

Alma Mater si impegna a stabilizzare i dipendenti con contratto a termine. Lo ha promesso oggi il Rettore davanti alla platea dei 288 precari dell'Ateneo

Alma Mater si impegna a stabilizzare i dipendenti con contratto a termine. Lo ha promesso oggi il Rettore Farncesco Ubertini davanti alla platea dei 288 precari dell'Ateneo. "A dicembre, negli organi accademici vorrei definire l'allocazione dei punti organico 2015- spiega Ubertini al personale- e quello sarà il primo atto del piano" di assunzione dei precari. Nell'aula absidale di Santa Lucia,  affiancato dalla prorettrice alle risorse umane, Chiara Elefante, il rettore ha interagito direttamente con i lavoratori (i sindacati erano comunque seduti in platea). Una decina di interventi concordati, durante i quali tecnici e amministrativi hanno spiegato le varie situazioni di precariato che vivono in Ateneo: dall'area della ricerca al sostegno ai corsi internazionali, dai collaboratori linguistici ai tecnici di laboratorio. Molti hanno accumulato anche 10 anni di precariato, quasi tutti sono in scadenza a fine 2016.

In sintesi, i lavoratori chiedono prima di tutto la proroga dei contratti fino al 2018 e il contestuale allungamento delle graduatorie in scadenza, "altrimenti andiamo a casa". Poi invocano concorsi riservati o con riserva di posti, "come già hanno fatto anche altri Atenei", con un secco no all''eventuale preselezione. Le altre richieste riguardano la "mappatura del personale e delle strutture in sofferenza", un reclutamento programmato su piu'' anni "come avviene per i docenti" e lo stop a nuovi concorsi che alimentano il precariato. In sostanza, i lavoratori dell''Ateneo parlano di "fragilita'' economica e sociale", si dicono "frustrati e sviliti" dalle chiamate a tempo e invocano "trasparenza e dignità".

Ubertini raccoglie le richieste e assicura: "Trasparenza e dignità sono anche i miei concetti guida. La situazione è quella che state descrivendo: ho preso in eredità un Ateneo molto prestigioso e molto ricco di professionalità, ma ci sono anche alcune difficoltàa cui vanno date risposte urgenti". Il rettore conferma di essere al lavoro per elaborare il piano pluriennale che ha promesso. "Ma non mi accontenterei di farlo come quello dei docenti- sorride- perchè anche lì possiamo fare meglio". Ubertini spiega che si partirà da una fotografia sul turnover nei prossimi sei anni (oggi è al 57%, con la prospettiva di salire al 100%), da una mappatura dei bisognie dalle previsioni sulle disponibilità future. Il rettore ci tiene a precisare che "non è tanto un problema di risorse, perchè i tempi determinati già li paghiamo e costano anche di più" degli assunti. Il tema vero è fare i conti con "i vincoli di legge sui contingenti per le assunzioni" imposti dal ministero.

Inoltre, ci tiene a dire Ubertini, "ho dato mandato agli uffici di studiare dal punto di vista tecnico un'ulteriore proroga" dei contratti. Il rettore strappa l'applauso quando afferma che "l'obiettivo prioritario è assorbire voi, non alimentando nuovi tempi determinati: questo va da sè". E aggiunge: "E' normale avere dei contratti a termine, ma vanno usati su progetti di breve durata non come sostegno stabile all'organizzazione", come invece accaduto in questi anni in particolare nell'area della ricerca e nel settore dell'internazionalizzazione. "Appena avremo il piano ne discuteremo- assicura Ubertini- lo sforzo sarà tenere insieme tutti i pezzi, nei limiti dati dalle risorse e dai vincoli di legge".

La questione dei precari, insiste il rettore, "è piuttosto delicata perchè si intreccia con le previsioni di bilancio. Su quello del 2016 ci stiamo lavorando adesso e cominceremo a presentarlo i primi di dicembre". Sempre oggi, sottolinea, "incontrerò per la prima volta gli organi accademici e chiederò ai direttori di Dipartimento di presentare nei prossimi mesi una loro programmazione triennale sui docenti, con una visione strategica di sviluppo". Oltre al personale, infatti, "esiste lo stesso problema urgente anche sui ricercatori". Contemporaneamente, Ubertini è al lavoro anche sui tavoli romani per portare avanti la sua idea di rinnovamento del sistema. "Il concetto di punto organico è da eliminare- sostiene il rettore- bisogna lasciare gli Atenei, in particolare quelli virtuosi, liberi di fare le loro politiche di reclutamento". I punti organico autorizzati dal ministero, ricorda Ubertini, "non sono accompagnati da risorse", ma sono semplicemente un tetto al personale che si può assumere. "Basterebbe un vincolo sulle risorse- afferma il rettore- su questo sto già lavorando a livello nazionale, nelle sedi politiche adeguate".

fonte Agenzia Dire

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