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Cronaca Zona Universitaria

Università e città, un rapporto spesso difficile: proposto il "patto" studenti-residenti

La difficile convivenza tra le due realtà è stata più volte oggetto di proteste e polemiche, anche sul piano politico

Un rapporto a volte difficile quello tra l’Università e la Città. Proprio su questo tema verte l'incontro del 25 marzo alle ore 17 presso le Scuderie, in Piazza Verdi, croce e delizia della "zona U". 

Tra i promotori dell’iniziativa i comitati Piazza Verdi, Via Petroni e Aldrovandi che proporranno al rettore dell'Alma Mater Giovanni Molari una sorta di "patto" per cercare di conciliare la forte presenza, e il valore, della comunità studentesca e la vita dei residenti, soprattutto della zona universitaria.

All'incontro parteciperanno anche l'assessore regionale alla cultura, Mauro Felicori, il docente di economia, Pier Giorgio Ardeni, e l'assessore comunale all’urbanistica, Raffaele Laudani. 

Negli anni, la difficile convivenza tra le due realtà è stata più volte oggetto di proteste e polemiche, anche sul piano politico: la forte concentrazione, soprattutto nei week end, che è sfociata spesso in "disturbo della quiete" fino a lle questioni ordine pubblico.

La Questura ha predisposto anche servizi di controllo straordinario, mentre il Comune ha stilato un protocollo che prevede la formazione per responsabili e lavoratori e lavoratrici dei locali. 

Tra le varie proposte, anche quelle di istituire un "sindaco della notte" e riempire i luoghi di cultura "aiutando a prevenire la chiusura di presidi sociali e culturali in difficoltà, lavorando a politiche di riduzione del danno, prevenzione, informazione e uso consapevole delle sostanze stupefacenti, avviando campagne per una sessualità sicura e protocolli con le forze dell’ordine per prevenire molestie. Migliorando il trasporto pubblico notturno, ragionando sulla polifunzionalità degli spazi o sui regolamenti orari per tutelare il diritto al riposo dei residenti e delle residenti. Tutto questo - spiegava la vicesindaca Emily Clancy - grazie alla capacità di istituire una figura che dialogasse con tutte e tutti i city user che vivono la città: residenti, esercenti, studenti e studentesse".

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