Operaio morto a Piacenza, corteo Usb: caos in stazione e tafferugli
Dopo il presidio e l'incontro in Prefettura, convocato dal sindacato USB a seguito della tragica morte di un facchino a Piacenza, corteo ad alta tensione per il centro di Bologna
Dopo il presidio e l'incontro in Prefettura, convocato dal sindacato USB dopo la tragica morte di un facchino della GLS di Piacenza, travolto da un camion durante un picchetto, un corteo ha attraversato il centro di Bologna, al grido di "Ammazzateci tutti" per poi dirigersi in Piazza medaglie D'Oro, davanti alla stazione.
CARICA DELLA POLIZIA DAVANTI ALLA STAZIONE. Arrivati in stazione a Bologna, infatti, i manifestanti si sono piazzati davanti all'ingresso, presidiato da un cordone di Polizia, e quando sono avanzati verso la porta è partita una carica (VIDEO SCONTRI), durata poco meno di un minuto. Le porte della stazione sono state bloccate in entrata e in uscita con qualche tafferuglio con le forze dell'ordine.
Al termine della carica, il corteo è arretrato in piazzale Medaglie d'oro, per dirigersi erso piazza dell'Unità.
I manifestanti lanciano accuse al Governo che ha varato il Jobs act, e al PD bolognese che mostrerebbe la sua vera faccia "quando sgombera le occupazioni abitative".
TRENI NEL CAOS. In serata numerosi manifestanti appartenenti al sindacato Usb a Piacenza hanno occupato i binari della stazione , sempre per protestare per la vicenda dell'operaio deceduto. Il risultato è stato che si è bloccata la circolazione convenzionale ferroviaria sull'asse Milano-Bologna (non l'alta velocità).
INCONTRO PREFETTURA. Tornando a Bologna, quanto all'incontro in Prefettura, i rappresentanti di Usb fanno sapere di aver parlato con il capo di gabinetto, che ora "presenterà le nostre richieste al ministero del Lavoro". Un impegno che, affermano, "non induce all'ottimismo, e anzi ci convince ancora di più della necessità di alzare il livello della lotta".
