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Cronaca

Vaccini, l'Emilia Romagna supera il milione. E intanto organizza le vaccinazioni in azienda

Regione al lavoro per declinare a livello locale il protocollo firmato ieri sera a Roma sui vaccini in azienda. Nel giro di qualche giorno, dovrebbe mettere in fila i vari aspetti della questione. Le aziende possono aderire singolarmente al protocollo o mettersi insieme per individuare il luogo adatto dove fare i vaccini

L'Emilia-Romagna supera il milione di dosi di vaccino anti-Covid somministrate. Alle 14 di oggi erano per la precisione 1.003.754 le persone che avevano fatto almeno un'iniezione, di cui 10.093 solo nella giornata odierna. Sono inoltre 320.363 coloro che hanno completato il ciclo vaccinale con entrambe le dosi e che quindi sono stati immunizzati. Per la precisione, le somministrazioni hanno riguardato finora: 243.618 operatori sanitari e socio-sanitari, a cui si aggiungono altri 26.736 tra il personale non sanitario; 386.080 anziani con piu' di 80 anni; 48.169 ospiti delle strutture residenziali; 61.295 soggetti fragili; 76.282 operatori scolastici; 161.574 persone appartenenti ad altre categorie.

A Bologna i vaccinati sono 142.686 le prime vaccinazioni e 70.211 le seconde, effettuate dal Vaccine Day a ieri, 6 aprile. In totale 212.897

"Grazie a tutti gli operatori sanitari che stanno dando il massimo- commenta sui social network l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini- prima nelle gestione dell'emergenza, ora anche nella campagna vaccinale. C'è ancora tanta strada da fare prima di lasciarci alle spalle questo periodo, ma guardiamo avanti con fiducia, tutti insieme". Dopodomani, venerdi' 9 aprile, il generale Francesco Figliuolo e il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, saranno in Emilia-Romagna in visita agli hub di Bologna e Ferrara per ringraziare gli operatori impegnati nella campagna vaccinale e per fare il punto della situazione e gli obiettivi da raggiungere nelle prossime settimane. 

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Vaccini in azienda, l'Emilia Romagna si prepara

Intanto è stato siglato a livello nazionale l'accordo per le vaccinazioni in azienda, ora tocca alle Regioni farsi carico dell'organizzazione sul territorio. Anche l'Emilia-Romagna in queste ore è al lavoro per declinare a livello locale il protocollo firmato ieri sera a Roma. Nel giro di qualche giorno, la Regione dovrebbe mettere in fila i vari aspetti della questione e organizzare anche questo pezzo del piano vaccinale, insieme alle aziende sanitarie e alle parti sociali, coinvolgendo anche i medici del lavoro. Già prima di Pasqua, del resto, l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, ha avuto modo di dire che la Regione ha "già registrato l'interessamento delle imprese, soprattutto le grandi imprese, che sono pronte a vaccinare i loro dipendenti". Questo però sarà possibile solo "quando avremo completato le principali categorie a rischio".

Nelle settimane scorse, intanto, l'azienda di trasporti Tper si era già messa avanti con i lavori individuando una struttura idonea a essere utilizzata come polo per la somministrazione dei vaccini ai propri dipendenti: per ospitare l'hub è stato scelto un deposito di Bologna. Questa disponibilità era gia' stata comunicata alla Regione e Tper ora è in attesa di ricevere le direttive necessarie per poter attivare il 'suo' polo vaccinale. Come ha spiegato in mattinata il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a RTL 102.5, le dosi saranno inviate alle Regioni che, attraverso le loro aziende sanitarie, dovranno smistare i vaccini alle imprese disponibili a somministrare le dosi anti-covid ai propri dipendenti.  "Si procederà cronologicamente secondo le richieste- sono le parole del ministro- poi spetterà alle Regioni smistare il traffico e definire anche le modalità logistiche con le quali realizzare la consegna". Per il momento, spiega ancora Orlando, "si continuera' secondo le indicazioni che sono state date sulle fasce vulnerabili. Una volta esauriti questi target, accanto al canale della sanita' territoriale, come i medici di base e le farmacie, ci sara' la possibilita' di vaccinarsi sui luoghi di lavoro per le imprese che, avendo i requisiti minimi, aderiranno a questo protocollo.

La data è "legata all'approvvigionamento delle dosi di vaccini che, in questo momento, è rimesso alle valutazioni del Ministero della Sanita'". Le aziende possono aderire singolarmente al protocollo o mettersi insieme per individuare il luogo adatto dove fare i vaccini. Uno dei requisiti per dare il via alle iniezioni, infatti, è avere uno spazio idoneo. In alternativa, possono essere utilizzati i laboratori dell'Inail.

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