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Cronaca

Covid e dose booster: "Importante anche per chi è stato contagiato. L'infezione naturale non protegge a lungo termine"

INTERVISTA a Tiziana Lazzarotto, professore ordinario di microbiologia all'UniBO e direttrice dellUnità Operativa di microbiologia del Sant'Orsola, che chiarisce alcuni punti sulle seconde e terze dosi, rispondendo anche al tema dei vaccini sui bambini sotto i 12 anni

Tiziana Lazzarotto, professore ordinario di microbiologia all'Università di Bologna e direttrice dellUnità Operativa di microbiologia del policlinico Sant'Orsola, chiarisce alcuni punti fondamentali sul vaccino e sull'importanza delle seconde e terze dosi, fondamentali perché in grado di "dare stabilità alla memoria immunologica del nostro organismo". 

"A fine settembre abbiamo avuto dei dati molto positivi dai trial clinici, che hanno dato consistenza alla risposta del nostro sistema immunitario alla terza dose di vaccino, cosa che oggi si sta realizzando. - spiega Lazzarotto - Quello che possiamo dire è che l'infezione naturale non dà una protezione a lungo termine e non è sufficiente al nostro sistema immunitario il solo contatto con il virus per avere una difesa vera e propria. La terza dose (o la seconda nel caso di soggetti infettati) è importantissima. Inizialmente abbiamo studiato la risposta immunitaria nella sua globalità (anticorpale e cellulare), ma abbiamo capito subito che nei soggetti fragili sarebbe stato fondamentale il booster: stiamo lavorando moltissimo ed è stato notato che la terza dose è utile per tutti anche per gli immunocompetenti perchè dà stabilità alla memoria immunologica".  

E di alternative al vaccino ce ne sono?

"Non ce ne sono perché il vaccino è una prevenzione primaria, l'azione di controllo e di cura dei pazienti può essere sicuramente una prospettiva migliore perché abbiamo oggi i primi farmaci che hanno una buona efficiacia". 

E infatti oltre ai vaccini si parla anche di farmaci. Di che si tratta? 

"Sui farmaci orali anti-covid (il primo uscito è stato molto pubblicizzato perchè approvato dall'ente regolatore del Regno Unito) stiamo aspettando gli ok a livello nazionale: si tratta di un farmaco (lo si prende se si è infetti) che ha la capacità in tempi precoci di ridurre la malattia nell'effetto di cura. I farmaci che potremo avere dopo le approvazioni di Aifa ed Ema avranno la capacità di curare i pazienti in modo da non avere forme gravi di polmoniti". 

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Cosa dobbiamo fare, oltre a vaccinarci? 

"Non dobbiamo abbassare la guardia, continuando a mantenere delle accortezze come l'utilizzo delle mascherine soprattutto negli ambienti chiusi condivisi da più persone e disinfettandoci sempre le mani. Rispetto a un anno fa, quando eravamo in lockdown, oggi abbiamo maggiore libertà e il nostro dovere è quello di arrestare la circolazione del virus nelle modalità che ormai ben conosciamo". 

Rispetto alle varianti del virus, qual è la situazione ad oggi? Ce ne sono di preoccupanti in circolazione? 

"Sta circolando la delta, una variante che ha molte variabilità al suo interno: i cosiddetti lignaggi. I sequenziamenti degli ultimi mesi nella nostra area territoriale (Bologna e Imola) ne hanno individuati 17, ma fra questi non è comparso il famoso 'delta plus', che aveva creato un po' di allarme. Non lo abbiamo mai avuto e non lo abbiamo neppure oggi. Dalla sorveglianza è stato identificato qualche caso in regione (Romagna e a Parma) ma si è tutto fermato lì. Rispetto ai vari lignaggi della variante Delta, non ce n'è uno che ha superato gli altri". 

Su covid e vaccini circolano tante false informazioni e anche qualche assurdità. Voci che sono arrivate anche a lei e alle quali darebbe una risposta? 

"Una cosa che mi ha stupito molto, l'ho sentita dire da una persona che non si voleva vaccinare spiegando che le avevano detto che i vaccini contengono porzioni di embrioni. Una cosa che ha dell'incredibile, ma che evidentemente ha trovato terreno fertile. Mi fa male quando leggo che alcuni si affidano a opinioni, magari anche di persone laureate in medicina, che danno numeri unici e assolutamente discordanti da quello che invece sostiene la comunità scientifica internazionale, composta da esperti che sanno quello che dicono".  

Sempre a proposito di vaccini: sull'estensione della somministrazione anche agli under 12 cosa si sa? Controindicazioni ed effetti collaterali? 

"Questo è un aspetto molto delicato perchè stiamo ancora aspettando i risultati dei trial clinici che devono essere eseguiti per dare la possibilità di vaccinare i bambini, visto che il bimbo piccolo ha un sistema immunitario in via di sviluppo e dunque si stanno facendo tutte le valutazioni a riguardo. Il vaccino è importante anche per i bambini, ma lo è anche conoscere ciò che avviene dopo la somministrazione. Una volta che l'Aifa per l'Italia e l'Ema per l'Europa avranno dato l'autorizzazione si saprà anche quale e quanto vaccino". 

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