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Cronaca

Piano vaccini, l'Emilia-Romagna anticipa: "Tutti gli over80 vaccinati entro metà aprile"

Tra gli obiettivi della campagna, l'incremento da 10mila a 20mila somministrazioni e il coinvolgimento dei medici di base per vaccinare caregiver e disabili

Difendere la popolazione più vulnerabile vaccinando in anticipo gli over 80. Tutti entro metà aprile. È questa la novità e l'obiettivo principale della campagna vaccinale della Regione Emilia-Romagna, al momento tra le regioni che hanno somministrato più vaccini in base alle consegne, che con l'arrivo delle prossime dosi (mezzo milione ad aprile) si impegna a spingere ancora di più il piede sull'acceleratore.

L'idea è quella di terminare le vaccinazioni per gli over 80 già a metà aprile e, parallelamente, – grazie alla collaborazione dei medici di base che porteranno a termine anche quelle del mondo scuola – vaccinare i caregiver di anziani e disabili.

Come? Intanto passando da 10mila a 20mila vaccinazioni al giorno, comunicando agli anziani in questione l'anticipazione dell'appuntamento (saranno ricontattati) e poi assicurandosi di non perdere nessuna dose avvisando i cosiddetti riservisti presenti in lista. Ma solo persone già prenotate per il vaccino, no esterni.

A fare il punto in una videoconferenza, l'assessore alla Sanità Raffaele Donini e la direttrice dell'assessorato, Licia Petropulacos. "Abbiamo chiesto alle aziende sanitarie di anticipare le prenotazioni degli ultra 80enni: vorremmo vaccinarli entro la metà di aprile – dice l'assessore – è un obiettivo importantissimo perché vuol dire chiudere il target più vulnerabile".

Insomma, vaccini permettendo, l'Emilia-Romagna è pronta a correre: "Aspettiamo 588.000 dosi nel mese di aprile, solo questa settimana attendiamo 145.790 dosi, tra cui circa 96mila Pfizer, 30mila Moderna e 19mila Astrazeneca. A cui si potrebbe aggiungere nella seconda metà aprile – dettaglia Donini – la fornitura di Johnson&johnson, che se fosse consistente cambierebbe il segno della campagna vaccinale".

Ad oggi sono circa 60-70mila gli anziani con più di 80 anni ancora da vaccinare in regione. La Regione punta ai nuovi obiettivi con 102 punti vaccinali attivi, tra grandi hub e piccoli spot, e altri 22 in fase di attivazione. "Ne apriremo di più sì, ma neanche tanti, puntiamo ad avere più vaccinatori nei centri vaccinali", spiega in proposito la direttrice dell'assessorato, Licia Petropulacos.

Inoltre, sottolinea Donini, "abbiamo 3mila medici di medicina generale che aspettano dosi. Abbiamo colto le difficoltà che ci hanno rappresentato e abbiamo proposto loro anche la vaccinazione dei caregiver di anziani e disabili". 

Elenchi di riserve per vaccino

Negli elenchi dei riservisti da chiamare all'ultimo momento in caso di rinuncia ci sono solo persone che rientrano nei target della campagna vaccinale.

Lo ribadisce più volte l'assessore durante la conferenza, invitando i cittadini a non affollare i centri vaccinali: "Le riserve non sono quelli che passano di lì – dice – ma i vaccinandi che nel momento della prenotazione danno la disponibilità a presentarsi con un'ora di preavviso se si libera un posto, saranno chiamati solo ed esclusivamente loro. Non andate nei centri per sperare di essere vaccinati perché non funziona così".

Tra le novità illustrate dall'assessore, l'apertura alla vaccinazione per chi lavora in regione ma non ha il medico in Emilia-Romagna. I lavoratori residenti in altre regioni ma che fanno parte di categorie professionali coinvolte dal piano vaccinale potranno essere vaccinati qui.

I pendolari, invece, come spiegato dall'assessore, possono scegliere se vaccinarsi dove vivono o dove lavorano.

AstraZeneca e vaccini a domicilio

Dopo il blocco e lo sblocco del vaccino AstraZeneca, in Emilia-Romagna ci sono state pochissime rinunce al vaccino di Oxford dopo lo stop and go deciso anche dall'Italia per valutare le reazioni avverse: sotto il 5%. "Il picco è stato il giovedì pomeriggio dopo lo stop, quando il 10% dei prenotati non si sono presentati – spiega la direttrice dell'assessorato Licia Petropulacos – ma già il giorno successivo ci siamo ricollocati su percentuali che non vanno mai oltre 5%". Mentre sono 40mila le dosi dei lotti sequestrati ancora bloccate e quindi inutilizzabili. 

Tra gli argomenti toccati, infine, quello delle vaccinazioni a domicilio. Un punto ancora debole del piano vaccinale, soprattutto per la difficoltà di conservazione e somministrazione delle dosi disponibili. 

"Vogliamo aumentare il ritmo delle vaccinazioni a domicilio, le Usca potrebbero essere uno strumento per accelerare", ribadisce Donini. Si punta molto anche sull'arrivo di vaccini monodose che non impongano di tornare due volte al domicilio della stessa persona".

Vaccini, piattaforma Poste Italiane

L'Emilia-Romagna boccia la prenotazione dei vaccini anti-Covid attraverso la piattaforma di Poste italiane. "Noi abbiamo un prodotto che funziona. Anche solo per formare tutti gli operatori all'uso di un nuovo software dovremmo fermare tutto per un mese – taglia corto la direttrice dell'assessorato alla Sanità della Regione Licia Petropulacos – utilizzarlo in modo centralizzato per tutta Italia sarebbe una cosa da irresponsabili dal punto di vista gestionale. 

"Ad oggi – aggiunge l'assessore regionale – il sistema di prenotazione efficace che abbiamo in Emilia-Romagna sta rispondendo al meglio al tema della vaccinazione. Non snobbiamo nessuna proposta ulteriore ma per noi la situazione è sotto controllo".

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