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Cronaca

Vaccini e influenza: "Quella di quest'anno sarà più pesante". Il medico spiega come riguardarsi

Il direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell'Ausl di Bologna Fausto Francia spiega come sarà la nuova influenza, chi deve vaccinarsi ed elenca le 4 regole per evitare di ammalarsi

Siamo entrati ufficialmente nel periodo di vaccinazione per la stagione influenzale. Si tratta di una norma precauzionale contro l’influenza classica ed è propio fra la novembre e i primi di gennaio che di solito il medico curante prescrive l'iniezione ai pazienti per i quali è consigliata. 

Chi può o deve farlo? Ha delle controindicazioni? Quali i sintomi del virus che vedremo quest'anno? Tutte queste domande le abbiamo rivolte al dottor Fausto Francia, direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell'Ausl di Bologna, appena eletto anche presidente della Siti, la Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica. 

Che tipo di influenza avremo quest'anno?

"L'influenza di quest'anno, a detta degli esperti, sarà più pesante di quella dell'anno scorso. Questo principalmente a causa del clima praticamente autunnale del passato inverno, che fra l'altro (per la prima volta!) non ha avuto un picco influenzale: come forse saprete infatti il freddo fa sì che i virus si propaghino più facilmente". 

Quali saranno i sintomi?

"I sintomi saranno quelli classici dell'influenza e quindi infiammazione delle vie aeree, mal di gola, tosse, febbre e dolori articolari diffusi"

Cosa ci dice del nuovo il vaccino?

"Si tiene conto di un errore fatto nel 2016. Intanto voglio spiegare che le previsioni sull'influenza che verrà vengono fatte in base a una ricerca (che si fa generalmente a maggio) basata sul virus in corso nell'emisfero australe, dove l'inverno arriva prima. Ebbene, lo scorso anno si è puntato più su una tipologia di virus di tipo B e invece se ne è manifestata un'altra. Quest'anno comunque è stato inserito anche quest'ultimo".  

Chi deve/può fare il vaccino?

"Il vaccino quadrivalente viene utilizzato per persone al di sotto dei 65 anni con patologie croniche. Un esempio classico potrebbe essere un cinquantenne diabetico o che ha già avuto un infarto, dunque con un fattore di rischio evidente. Vaccino tradizionale per le persone che hanno più di 65 anni e il cosiddetto vaccino adiuvato per chi ha più di 75 anni (è rinforzato perchè le difese sono più labili). Per riepiloFRANCIA-2gare: quello quadrivalente per le persone fra i 65-75 anni; il rinforzato per i +75 e il quadrivalente per gli under 65. Vaccino consigliato anche a soggetti più giovani che però fanno lavori particolarmente a rischio". 

Dunque il momento giusto per farlo è questo? Quanto ci mette per fare effetto?

"Sì, questo sarebbe il periodo giusto, prevedendo il picco a fine gennaio, inizio febbraio. Per diventare efficace ci mette 15 giorni". 

Ci sono degli effetti collaterali?

"Solo locali, il cosiddetto 'ponfo' che in realtà più che un effetto collaterale è l'effetto che il vaccino sta facendo effetto. L'unica controindicazione è invece la febbre: non si fa se la temperatura è alterata e neppure se si hanno avuto in passato degli shock allergici".

Qualche consiglio?

Potrei elencare quatro piccole accortezze: 1) lavarsi le mani frequentemente soprattutto dopo essere stati sul bus, aver toccato maniglie, ecc...2) tenere sempre le mani davanti alla bocca quando si tossisce e si starnutisce 3) se si è malati restare a casa e non fare gli untori 4) se si fanno lavori ad ampio contatto con il pubblico è bene fare il vaccino (pensiamo all'autista dell'autobus). 

(nella foto il dottor Fausto Francia)

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