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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Vaccini dai privati, Donini: "Abbiamo ricevuto alcune offerte"

Di qui la richiesta al Governo perché spalleggi l'iniziativa delle Regioni

"Nessuno pensa di andare in fuga da solo" sui vaccini. Ma l'Emilia-Romagna chiede al Governo di "fare ordine". "Mettiamoci insieme, facciamo squadra" , è l'invito spedito oggi dall'assessore regionale alla sanità Raffaele Donini durante un collegamento con Rainews24. "Abbiamo alcuni importatori -spiega Donini- che si sono presentati con offerte".

Ma "non abbiamo capacità di comprendere quale sia il livello di adeguatezza della proposta". "Abbiamo un importatore, in particolare, che la stessa Aifa ci segnalò per il mercato farmaceutico del vaccino antinfluenzale e che si è detto disponibile ad offrire dosi di Astrazeneca. Ma l'Emilia-Romagna non vuole fare da sola". Di qui la richiesta al Governo perché spalleggi l'iniziativa delle Regioni.

"Se ho capito da dove vengono questi vaccini? No -risponde Donini- e probabilmente non abbiamo nemmeno la struttura per controllare eventuali informazioni al riguardo". Il tutto sfocia in un paradosso. "Da un lato ci decurtano i vaccini, potremmo vaccinare tutta la popolazione nel giro di qualche mese e dall'altro abbiamo importatori che a livello internazionale ci fanno offerte".

Però, assicura ancora l'assessore di Stefano Bonaccini, "non vogliamo fare per nostro conto, ma abbiamo semplicemente chiesto al Governo se interessa mettere in piedi una struttura governativa, commissariale, statale, che col contributo delle regioni con più relazioni col mercato farmaceutico internazionale permetta di aumentare la disponibilita' dei vaccini per tutto il paese. Noi ci siamo messi a disposizione".

Una linea unica in Europa sull'utilizzo o meno del passaporto vaccinale per spostarsi tra un paese e l'altro. "O c'è in tutta Europa o rischiamo il dumping tra i paesi", ammonisce l'assessore al Turismo dell'Emilia-Romagna, Andrea Corsini. "L'Unione Europea dovrà decidere se sono utili o no", scandisce. Insomma, andare in ordine sparso (alcuni governi, come quello greco, hanno già annunciato di voler adottare questo strumento) "non ha senso e crea disparità", avverte Corsini. "O tutti o nessuno. In caso contrario si crea una competizione sbagliata e controproducente", conclude. (Vor/ Dire)

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