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Vaiolo scimmie. Cos'è e come si trasmette, parola al medico | VIDEO

Tiziana Lazzarotto, direttrice di Microbiologia del Policlinico Sant'Orsola: "Si risolve spontaneamente"

Sintomi, diagnosi, contagiosità. La direttrice dell'Unità Operativa di Microbiologia del Policlinico Sant'Orsola, Tiziana Lazzarotto, dopo l'identificazione del primo caso del vaiolo delle scimmie (Monkeypox) fa chiarezza e spiega tutto quello che c'è da sapere sul virus. 

Cos'è il vaiolo delle scimmie

Il MPXV è un virus identificato per la prima volta nelle scimmie in cattività nel 1958 e poi nel 1970 in un uomo della Repubblica Democratica del Congo. La malattia, denominata vaiolo delle scimmie, è una malattia infettiva piuttosto rara nell’uomo, ma già conosciuta e diffusa in Africa.

Il virus si trasmette attraverso il contenuto liquido delle vescicole, che appaiono appunto nei soggetti infetti.

Nel passato alcuni casi sporadici sono stati identificati negli Stati Uniti, in Israele, a Singapore e in Gran Bretagna, sempre collegati a viaggi o trasporto di animali da aree a rischio. La malattia è benigna e tendenzialmente regredisce spontaneamente in due-quattro settimane senza terapie specifiche.

Vaiolo scimmie, primo caso a Bologna

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