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Cronaca

Vaiolo delle scimmie, 67 casi accertati: oggi a Bologna via alla vaccinazione

Prima tranche di dosi all'Emilia-Romagna. Le prime somministrazione dal 9 agosto a Bologna, seguiranno le altre Aziende sanitarie. Cos'è il vaiolo delle scimmie, come si trasmette, sintomi e prevenzione

Al via oggi in Emilia-Romagna le prime vaccinazioni contro il cosidetto "vaiolo delle scimmie" o “Monkeypox”. La Regione ha inviato alle Ausl le indicazioni operative. Le prime vaccinazioni saranno effettuate oggi stesso a Bologna, seguiranno le altre Aziende sanitarie.

La vaccinazione, pianificata sulla base delle linee guida ministeriali, parte con una prima tranche di 600 dosi di vaccino Jynneos (MVA-BN) che il ministero della Salute ha assegnato alla nostra regione, dove i casi accertati a oggi sono 67.

Chi potrà vaccinarsi

In base allo scenario epidemiologico attuale, le categorie ad elevato rischio per le quali è prevista da subito - a livello nazionale e quindi anche in Emilia-Romagna - l’offerta vaccinale sono due: personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a Orthopoxvirus; persone gay, transgender, bisessuali e uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM), identificati possibilmente tra coloro che afferiscono agli ambulatori PrEP (Profilassi Pre-Esposizione)/HIV delle Unità operative di malattie infettive e ai centri HIV (eventualmente con il supporto dei Check Point laddove presenti sul territorio e degli ambulatori IST- Malattie sessualmente trasmesse).

Gli operatori di laboratorio saranno direttamente chiamati dalle Sorveglianze sanitarie aziendali, mentre le persone che rientrano nella seconda categoria potranno contattare gli ambulatori PrEP/HIV e i Centri HIV: sarà l’infettivologo la figura di riferimento per la valutazione dell’eventuale eleggibilità alla vaccinazione in base al livello di rischio identificato, come prevede la circolare del ministero della Salute inviata alle Regioni. La strategia di offerta vaccinale a favore di ulteriori gruppi target - come indicato nella stessa nota - potrà essere successivamente aggiornata sulla base dell’andamento epidemiologico e della disponibilità di vaccino, al momento estremamente limitata.

Un’ulteriore raccomandazione contenuta nella circolare della Regione è quella di programmare sedute tali da garantire l’utilizzo di tutte le dosi, eventualmente ricorrendo a overbooking o a liste di riserva.

Sulla base delle comunicazioni ricevute dal ministero, per la prossima tranche di vaccino saranno nuovamente stabiliti, in accordo con le Regioni e le Province autonome come avvenuto finora, i criteri e il piano di distribuzione.

I riferimenti dei centri PrEP/HIV (luoghi, numero di telefono e orari) sono disponibili sul sito www.helpaids.it.

Come si vaccina

E’ prevista la somministrazione di due dosi di vaccino, solo a persone maggiorenni, e tra la prima e la seconda deve intercorrere un intervallo di almeno 28 giorni; per le persone vaccinate in precedenza contro il vaiolo è necessaria, invece, la somministrazione di una sola dose.

Dove si vaccina

Al momento le Aziende sanitarie individuate per effettuare le vaccinazioni sono quelle di Parma, Modena, Bologna e Romagna e saranno le stesse Ausl a definire il luogo di somministrazione, in collaborazione con i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica; a questi ultimi è affidata anche la vaccinovigilanza.

Distribuzione delle dosi sul territorio

Questo il piano di distribuzione delle prime 600 dosi di vaccino alle Aziende sanitarie: Ausl Piacenza e Parma: 60 dosi per soggetti a rischio; Ausl Reggio Emilia e Modena: 100 dosi per soggetti a rischio; Ausl Bologna, Imola e Ferrara: 280 dosi per soggetti a rischio e 20 per operatori di laboratori; Ausl Romagna (Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini): 80 dosi per soggetti a rischio e 60 per operatori di laboratori.

Vaiolo delle scimmie: cos'è

Noto anche come Monkeypox o MPX, è una malattia causata da un virus trasmesso all’uomo dalle scimmie, dai topi e dagli scoiattoli, e che può essere trasmesso da una persona infetta o da materiali contaminati con il virus.

Tra maggio e giugno 2022 sono stati identificati in Europa circa 3.000 casi di malattia non riconducibili a viaggi nei paesi del centro Africa in cui è presente la malattia.

Secondo l’Agenzia europea di sorveglianza e controllo delle malattie infettive (ECDC), sulla base delle informazioni raccolte finora, in questa fase la probabilità di ammalarsi è maggiore per le persone che hanno rapporti sessuali con partner diversi, in particolare uomini che hanno rapporti con altri uomini, mentre per il resto della popolazione attualmente il rischio è minore. (fonte: Ausl Bologna)

Sintomi

I sintomi di solito comprendono febbre, mal di testa intenso, dolori muscolari, mal di schiena e debolezza. In genere durano da 2 a 4 settimane e scompaiono da soli senza trattamento. I sintomi possono comparire a una distanza di 5 - 21 giorni dal momento del contagio, tipicamente compaiono dopo 6 - 13 giorni.

Segni visibili

I segni più frequenti sono linfonodi ingrossati nel collo o nell’inguine ed eruzioni della pelle (brufoli, vescicole) che di solito compaiono entro tre giorni dalla febbre. Le lesioni possono essere piatte o leggermente rialzate, piene di liquido limpido o giallastro, e possono formare croste, seccarsi e cadere. Le eruzioni tipicamente compaiono su viso, palmi delle mani e piante dei piedi, ma possono anche trovarsi sulla bocca, sugli occhi o attorno ai genitali.

Trasmissione

Il virus si trasmette principalmente tra conviventi o attraverso un contatto stretto con una persona infetta che abbia sintomi, soprattutto venendo in contatto con le eruzioni della pelle e i fluidi corporei come sangue, liquidi e pus delle ferite. Può essere trasmesso anche con contatto diretto tra le lesioni durante rapporti sessuali. Anche le lesioni della bocca possono essere infettive e il virus può diffondersi attraverso la saliva o attraverso droplet  (goccioline respiratorie) in caso di contatto prolungato faccia a faccia. Inoltre, anche indumenti, lenzuola, asciugamani, oggetti o stoviglie contaminati dal virus da una persona infetta possono contagiare altre persone.

Cosa fare in caso di sintomi

Chiunque abbia sintomi riconducibili deve contattare immediatamente il proprio medico. Il Ministero della Salute ha previsto l’auto-isolamento per le persone che sospettano di aver contratto il virus e per chi risulta positivo al tampone per la ricerca del virus, fino alla completa guarigione da sintomi e delle eruzioni della pelle. Durante l’isolamento è raccomandato di non avere contatti fisici con altre persone e animali domestici.

Prevenzione

Puoi proteggere te stesso e gli altri:

  • Evita contatti fisici, faccia a faccia e rapporti sessuali con chiunque abbia sintomi
  • Monitora la tua salute, fai attenzione alla comparsa di sintomi
  • In caso di sintomi, avvisa il tuo medico e mettiti in isolamento.

Terapia

Esistono farmaci antivirali che possono essere utilizzati se il medico lo ritiene necessario, in particolare per persone con minori difese immunitarie.

(Vaccinazione _ Foto archivio)

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