rotate-mobile
Cronaca

Giornata contro la violenza sulle donne, consiglio comunale ricorda Valeria Solesin

Seduta solenne nel ricordo di Valeria "perchè uccidere in questo modo e uccidere quelle persone, ha il senso del voler uccidere una nuova classe dirigente che nasce con culture diverse, sogna mondi diversi e liberi dalle discriminazioni"

Nell'aula del Consiglio comunale di Bologna, che ieri ha dedicato una seduta solenne alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si ricorda anche Valeria Solesin. A citare la ragazza italiana uccisa negli attentati di Parigi è stata Giovanna Martelli, consigliera della presidenza del Consiglio per le Pari opportunità. "Con un filo di retorica, ma si sa che a volte serve anche questa- afferma Martelli- mi piace iniziare questo intervento ricordando Valeria Solesin, perchè penso sia importante e necessario". C'è' infatti "un filo rosso che lega le sorelle Mirabal, uccise il 25 novembre 1960 da una feroce dittatura (è l'episodio per cui  stata scelta la data della Giornata internazionale, ndr)- ai giovani uccisi in Kenia poco tempo fa, alle ragazze e ai ragazzi che erano al Bataclan e quindi anche a Valeria".

C'è un filo rosso "perchè uccidere in questo modo e uccidere quelle persone, quelle ragazze e quei ragazzi, ha il senso del voler uccidere una nuova classe dirigente- dichiara Martelli- che nasce con culture diverse, che sogna mondi diversi e quindi liberi dalle discriminazioni".

Da qui la decisione di cominciare l'intervento "ricordando Valeria e chi è morta per mano violenta, quindi anche tutte le donne che in modo silenzioso" trovano "la violenza e il sopruso" dietro "la porta chiusa di una casa, dove si immagina di trovare la massima sicurezza possibile". Dalla consigliera di Matteo Renzi anche un ringraziamento particolare alla città di Bologna, "per il contributo che da' rispetto alla tenuta sociale, culturale e di solidarieta'' che oggi è quando mai necessaria in questo Paese".

Quello bolognese è un vero "modello di collaborazione", conferma Susanna Zaccaria, presidente della Casa delle donne per non subire violenza.
"Le Istituzioni che ci sostengono non vincolano il nostro modo di lavorare con le donne e ci consentono, tutte le figure professionali coinvolte- spiega Zaccaria- di stare un passo indietro rispetto alle loro scelte e questo porta le donne a tornare". Questo perchè si sentono "accolte", ma soprattutto perchè "non vengono schedate, non viene imposta alcuna burocrazia- continua Zaccaria- che le costringa a fare cose di cui si possono pentire o che le possono mettere in pericolo". Detto questo, quelli diffusi pochi giorni fa dall'associazione sono "numeri che spaventano" e questo, avverte la presidente, significa che "c'è ancora molto da fare anche sul nostro territorio".

Il sindaco Virginio Merola commenta così gli interventi di Martelli e Zaccaria: "Nelle loro parole abbiamo elementi per essere sicuri che non abbiamo utilizzato questa giornata per un vuoto esercizio retorico, ma abbiamo fatto di questa celebrazione un punto di riflessione sul lavoro compiuto fino ad oggi e su quanto dobbiamo ancora continuare a fare per lavorare insieme su questo tema dirimente per la nostra vita di comunita'' e a livello internazionale". Tra i vari temi toccati, Merola si sofferma anche sul fatto che "assistiamo da troppo tempo al fatto che donne madri, sia al momento dell'informazione sullo stato di gravidanza, sia al loro rientro al lavoro siano sottoposte a provvedimenti aziendali discriminatori, per spingere la lavoratrice alle dimissioni, anche nel territorio della nostra area metropolitana". Sui diversi temi della disparità "occorre lavorare molto su molti fronti" ed è "indispensabile che a farlo- dichiara la presidente del Consiglio comunale, Simona Lembi- siano insieme uomini e donne, per un''unica ragione: la nostra comune umanità".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Giornata contro la violenza sulle donne, consiglio comunale ricorda Valeria Solesin

BolognaToday è in caricamento