rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Castello di Serravalle

Fusione Valle del Samoggia: "Solo un sì ogni 4 cittadini"

Martedì 5 la decisione definitiva dell'Assemblea Legislativa Regionale, il coordinemento liste cittadini: "Rispettata la sovranità popolare dei Comuni di Bazzano e Savigno e la ratio dell'articolo 12 della Legge Regionale 24/1996

"Non è con uno scarto di 165 votanti, con la maggioranza degli elettori che non si sono recati al voto, con due Comuni contrari ed un terzo, Castello di Serravalle, dove il sì ha prevalso per poche decine di votanti che si può procedere ad una proposta di modifica istituzionale che ha ricevuto l’avvallo di un cittadino su quattro": queste le parole contenute nella nota stampa del Coordinamento delle liste dei cittadini della Valle del Samoggia.

"Chi continua a proclamare la vittoria dei sì bene farebbe a riflettere su questi numeri e a ripensare ai limiti di un percorso che, nella fase iniziale, non aveva trovato, almeno fra le forze politiche presenti nei consigli comunali, voci pregiudizialmente dissenzienti - prosegue la nota stampa - L’opposizione alla fusione si è progressivamente formata man mano che è parso chiaro che la pur corposa documentazione prodotta, lo “studio di fattibilità”, non conteneva gli elementi necessari per consentire di valutare l’efficacia e l’economicità della fusione, in ultima analisi i benefici che ne sarebbero derivati per la cittadinanza. In quale altro contesto sarebbe possibile avviare un processo simile senza avere una chiara e probante evidenza degli esiti? Del resto gli elementi che mancano nello studio sono, paradossalmente, gli stessi perentoriamente richiesti dalla Delibera di Giunta 354/2003, in base alla quale la Regione ha finanziato ai Comuni lo Studio di fattibilità.

"Questi “vizi” rendono ancora più motivata la richiesta che venga rispettata la sovranità popolare dei Comuni di Bazzano e Savigno e che sia rispettata la ratio dell’articolo 12 della Legge Regionale 24/1996: “I risultati del referendum sulla variazione delle circoscrizioni comunali sono indicati sia nel loro risultato complessivo, sia sulla base degli esiti distinti per ciascuna parte del territorio diversamente interessata”

"Del resto, questi stessi concetti sono stati affermati in ambiti istituzionali dai Sindaci di Crespellano e Savigno; in particolare quest’ultimo, Presidente dell’Unione dei Comuni, in risposta ad una esplicita richiesta dei cittadini dichiarava che: “E' evidente che, se in uno o più Comuni, vi fosse una chiara e maggioritaria volontà dei cittadini contraria alla fusione, la Regione dovrebbe prenderne atto ed interrompere il processo per tutti i Comuni.” Coerentemente, i consiglieri ed i Sindaci di Bazzano e Savigno avrebbero invece dovuto prendere atto della democratica espressione di volontà delle loro comunità, che essi per Statuto sono tenuti a rappresentare, chiedendo alla Regione di fermare il processo di fusione. Ciò purtroppo non è stato".

MARTEDI' PROSSIMO LA DECISIONE DEFINITIVA SULLA VALLE. "Martedì 5 febbraio l’Assemblea Legislativa Regionale deciderà quale sarà il futuro di questa valle. Chiediamo di ripristinare il diritto all’autogoverno delle comunità locali e quindi di rispettare una scelta democratica di contrarietà alla fusione, che i cittadini di Bazzano e Savigno hanno palesemente espresso con la consultazione referendaria e di fermare il progetto di fusione dei cinque comuni della Valle del Samoggia. Chiediamo il rispetto della democrazia!"

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fusione Valle del Samoggia: "Solo un sì ogni 4 cittadini"

BolognaToday è in caricamento