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Cronaca San Benedetto Val di Sambro

Variante Valico. M5s: 'Bugie sui lavori'. Autostrade: "Nessun Pericolo"

Autostrade in difesa dopo l'affondo dei grillini, secondo cui sarebebro fasulli i dati diffusi da un tecnico del collegio incaricato di valutare i rischi derivanti dallo scavo

E' ancora polemica intorno ai lavori della Variante di Valico. Se i grillini, da un lato, tornano a puntare il dito contro un cantiere che sarebbe pericoloso per l'incolumità dei cittadini, la scoietà Autostrade torna a difendersi e rifuggire le accuse: "La situazione dei lavori di scavo della Galleria Val di Sambro è tenuta costantemente sotto controllo grazie ad un sistema di monitoraggio verificato e testato da un collegio di tecnici costituito da professionisti indipendenti di indiscusso valore professionale che si riunisce regolarmente". Così - in una nota - Autostrade per l'Italia replica a Andrea Defranceschi, che aveva tra l'altro imputato ad un tecnico del collegio di essere "a libro paga di Autostrade".

"I movimenti che si sono verificati, peraltro estremamente lenti e limitati - prosegue la nota - si fermano con il completamento delle attività di scavo e rivestimento della galleria. Questo è il motivo per il quale non sussistono pericoli per le persone. Tenuto conto della ridondanza della strumentazione di monitoraggio istallata, la presenza di alcuni strumenti andati fuori uso non è pertanto in alcun modo indicativo dell'aggravarsi della situazione, né tantomeno di un imminente pericolo". "La Società Autostrade - conclude la nota - ribadisce la sua massima attenzione alla sicurezza della collettività in relazione alla realizzazione di opere di elevato interesse nazionale".

Un tecnico del collegio "incaricato di valutare i rischi derivanti dallo scavo della Variante di Valico ha mentito" al Prefetto di Bologna, che doveva a valutare il rischio per la popolazione di Ripoli, frazione danneggiata dalla frana a ridosso dei lavori autostradali. Lo sostiene il capogruppo grillino in Regione, Andrea Defranceschi, facendo nome e cognome del professore che "ha dichiarato durante la riunione del 26 gennaio che 'gli inclinometri 13 e 16, a monte della Galleria, sono sostanzialmente fermi'. E' una bugia", afferma Defranceschi, rilevando di avere in mano i dati tecnici relativi agli inclinometri: "Lo strumento 13 s'era spezzato due settimane prima, alla profondità di 68 metri, a causa delle fortissime vibrazioni e degli spostamenti di masse di terreno". "Questo non è un dettaglio", commenta: "E' sul verbale del collegio dei tecnici che il Prefetto Angelo Tranfaglia ha deciso che 'non esista pericolo immediato per la popolazione' nella riunione del 2 febbraio. Ci domandiamo come abbia potuto prendere una decisione corretta. La menzogna da parte del tecnico è un atto gravissimo che vanifica il lavoro di monitoraggio e raccolta dati".
 

(ANSA)

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